Alessandro Berlingeri

Scienza: Ecco come pascolano i protisti nelle acque profonde delle bocche idrotermali

(26 Luglio 2021)

(30Science.com) – Roma, 26 lug. – I protisti attorno alle bocche idrotermali nelle profondità degli oceani giocano un ruolo fondamentale sulle comunità microbiche e sul ciclo del carbonio. A scoprirlo sono stati i ricercatori del Woods Hole Oceanographic Institution (WHOI) del Massachusetts, che hanno pubblicato i loro risultati sugli Atti della National Academy of Sciences (PNAS).

Una fumarola bianca nel Champagne Vent a Dominica, sul vulcano Eifuku. Credit: NOAA.

Quello che viene definito come “pascolo dei protisti” è un meccanismo chiave per il trasporto e il riciclaggio del carbonio nelle reti alimentari microbiche ed esercita una pressione di predazione più elevata nei siti di sfiati idrotermali rispetto all’ambiente circostante di acque profonde.

Lo studio si è concentrato sui fluidi idrotermali provenienti dal centro di diffusione di Gorda Ridge nell’Oceano Pacifico nord-orientale, un centro biologico di attività nel mare profondo. Una rete alimentare unica nell’oceano oscuro che non prospera sulla fotosintesi, ma piuttosto sull’energia chimica dei fluidi di sfiato. Tra le creature che si nutrono attorno alle prese d’aria di Gorda Ridge c’è un vasto assortimento di organismi eucarioti, o protisti, che predano batteri chemiosintetici ed archèobatteri.

I ricercatori hanno scoperto che i protisti consumano il 28-62% della scorta giornaliera di batteri e biomassa di archèobatteri all’interno delle bocche idrotermali dal Gorda Ridge, che si trova a circa 200 chilometri al largo della costa dell’Oregon meridionale. Inoltre, i ricercatori stimano che il pascolo di protisti potrebbe rappresentare fino al 22% del consumo o trasferimento di carbonio che viene fissato dalla popolazione chemiosintetica nei fluidi di scarico.

Una vista dell’Apollo Vent Field a Gorda Ridge, dove i campioni sono stati raccolti dal ROV Hercules per studiare i predatori microbici. Credit: OET/Nautilus Live.

Essere in grado di fare questa ricerca in un sito di sfiato in acque profonde è stato davvero entusiasmante perché la rete alimentare lì è così affascinante ed è alimentata da ciò che sta accadendo in questo fluido di sfiato di scarico“, ha detto Sarah Hu, autrice principale e ricercatrice presso il dipartimento di chimica e geochimica marina della Woods Hole Oceanographic Institution (WHOI), che era a bordo dell’E/V Nautilus durante la spedizione svoltasi tra maggio e giugno 2019. “C’è un intero sistema microbico che opera lì, sotto la zona eufotica, al di fuori della portata della luce solare. Ero entusiasta di espandere ciò che sappiamo sulle comunità microbiche in queste bocche“. (30Science.com)

Alessandro Berlingeri
Adoravo parlare di Fantascienza con mia madre prima di dormire e tirar fuori strane teorie anziché ascoltare le favole della buonanotte. La conseguenza? Una laurea in Fisica all’Università degli Studi di Roma "Tor Vergata" con una tesi sui “Metodi per la Ricerca di Pianeti Extrasolari”. Mi dedico dal 2008 alla Divulgazione Scientifica ovunque sia possibile, nelle scuole, in grandi eventi pubblici, in musei, in grandi strutture scientifiche di Roma, radio, televisione, internet.. ovunque! Ho affiancato il tutto alle mie passioni di tutta una vita: il nuoto, la musica, il cinema ed ogni sfaccettatura nerd che si possa immaginare.