Valentina Di Paola

Progetto Malaria, BioNTech guarda alle malattie infettive nel continente africano

(28 Luglio 2021)

 

(30Science) – Roma, 28 lug. – La società farmaceutica BioNTech, che insieme a Pfizer ha sviluppato uno dei vaccini antiCovid in via di distribuzione, ha da poco annunciato il lancio del Progetto Malaria, che mira a sviluppare un vaccino contro la malaria ben tollerato e altamente efficace.

Due gli obiettivi chiave del progetto, come si riporta sul comunicato stampa ufficiale divulgato dalla società tedesca, in cui si legge anche che l’avvio della prima sperimentazione è previsto per la fine del 2022. Da un lato l’azienda mira infatti allo sviluppo di un vaccino efficace e durevole in grado di prevenire l’infezione e ridurre il rischio di decesso per la malaria.

L’altro obiettivo riguarda lo sviluppo di soluzioni sostenibili per la produzione e la fornitura di vaccini nel continente africano. BioNTech valuterà più vaccini candidati con noti bersagli della malaria come la proteina circumsporozoite (CSP), nonché nuovi antigeni scoperti nella fase di ricerca preclinica.

La risposta alla pandemia – dichiara Ugur Sahin, CEO e co-fondatore di BioNTech – ha dimostrato che scienza e innovazione possono trasformare la vita delle persone se tutte le principali parti interessate lavorano insieme per un obiettivo comune. Ci impegniamo a portare le nostre innovazioni a coloro che ne hanno più bisogno”. “Insieme ai nostri partner – continua – faremo tutto il necessario per sviluppare un vaccino a mRNA contro la malaria sicuro ed efficace, in grado di prevenire la malattia, ridurre la mortalità e garantire una soluzione sostenibile per il continente africano e altre regioni colpite da questa malattia”. (30Science.com)

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e quest’anno ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).