Internazionale Building the Brain, in memory of Rita Levi-Montalcini

(30Science.com) – Roma, 17 dic. – La Fondazione EBRI Rita Levi-Montalcini, creata dalla scienziata Premio Nobel italiana, ha promosso, insieme con l’Accademia Nazionale dei Lincei, il convegno  Internazionale Building the Brain, in memory of Rita Levi-Montalcini. Il Convegno, che si terrà presso la sede dell’Accademia nazionale dei Lincei il 19 e 20 dicembre 2022, intende ricordare la scienziata con una iniziativa scientifica sullo sviluppo del cervello. Come si costruisce il cervello, durante lo sviluppo embrionale e nelle prime fasi di vita neonatale? Questa la domanda generale alla quale il Convegno vuol dare una risposta, alla luce delle ricerche attuali. Gli studi pionieristici di Rita Levi-Montalcini erano partiti dallo studio di come si formi, durante lo sviluppo embrionale, l’intricata rete neuronale che costituisce il cervello adulto.

La  sua scoperta del Nerve Growth Factor (NGF) ha fornito un primo esempio paradigmatico e chiarificatore di una classe di molecole che attraverso la loro azione coordinano e regolano lo sviluppo del cervello. Nel Convegno ci domanderemo: come si generano le cellule staminali che costituiranno il cervello? Come migrano per trovare le loro destinazioni finali? Come si formano le sinapsi e come si modificano nel cervello adulto? Quale è il ruolo dell’ambiente esterno nel modificare sinapsi e circuiti nervosi?  Metodi recenti, i cosiddetti organoidi cerebrali, permettono di studiare questi problemi anche per ciò che riguarda il cervello umano, con una grande rilevanza per le gravi patologie del neurosviluppo e neurodegenerative.

Questi i temi che verranno affrontati nel Convegno in memoria di Rita Levi-Montalcini. Quello ai Lincei è il secondo evento promosso dall’EBRI in ricordo della sua fondatrice, dopo il primo incontro al Senato promosso insieme con l’Accademia Nazionale delle Scienze detta dei XL. I due eventi hanno l’obiettivo di sottolineare, anche a livello istituzionale, l’importanza per la società di sostenere la ricerca di base sul cervello, per affrontare le terribili malattie neurodegenerative che affliggono l’umanità e che ancora non hanno cure adeguate. La soluzione si potrà trovare, come è accaduto per altre importanti patologie, soltanto sostenendo adeguatamente la ricerca fondamentale. Le neuroscienze ci pongono delle sfide conoscitive che rappresentano una frontiera per l’Umanità. L’Italia ha le competenze per essere in prima linea in questa sfida a patto che i ricercatori siano sostenuti fattivamente dal sistema-ricerca del Paese.(30Science.com)