Roma – “Abbiamo imparato qualcosa di positivo dalla pandemia di COVID-19? Crescita post-traumatica e salute mentale nella popolazione generale”. Con un articolo così titolato (in inglese “Did we learn something positive out of the COVID-19 pandemic? Post-traumatic growth and mental health in the general population”), la dott.ssa Giulia Menculini, ricercatore presso la Sezione di Psichiatria, Psicologia Clinica e Riabilitazione Psichiatrica del Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Perugia, diretta dal Prof. Alfonso Tortorella, ha ottenuto uno degli EPA Research Prizes, nello specifico quello per il migliore articolo pubblicato nella rivista European Psychiatry. Il prestigioso riconoscimento è stato recentemente attribuito a Parigi, in occasione 31° congresso dell’European Psychiatric Association (EPA).
L’articolo, del quale la dott.ssa Menculini è primo autore, è basato sui risultati dello studio multicentrico “COMET” relativo alla salute mentale della popolazione generale durante il primo lockdown.
“Lo studio – spiega la dott.ssa Menculini – era finalizzato a valutare eventuali conseguenze positive della pandemia da COVID-19, in particolare focalizzandosi sulla crescita post-traumatica. La crescita post-traumatica rappresenta un cambiamento positivo nella percezione di sé, nelle relazioni con gli altri e nella modalità di affrontare la vita a seguito di un’esperienza a elevato carico stressante o traumatico. Nella popolazione in esame, i livelli più elevati di crescita post-traumatica sono stati evidenziati nell’ambito relativo all’’apprezzamento della vita’. Sono state inoltre rilevate differenze significative – conclude Menculini – tra i soggetti di sesso maschile e femminile, in quanto questi ultimi avrebbero riportati punteggi indicativi di una maggiore crescita post-traumatica non sono in relazione al dominio suddetto, ma anche a quello della ‘forza personale’”.(30Science.com)