Valentina Di Paola

L’ora in cui si fa sport cambia l’efficacia dell’attività

(14 Febbraio 2023)

L’attività fisica svolta nel momento più propizio della giornata potrebbe incrementare significativamente il metabolismo dei grassi, rendendo determinati orari più efficaci per lo sport e il mantenimento del peso corporeo adeguato. Questo curioso risultato emerge da uno studio, pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences, condotto dagli scienziati del Karolinska Institutet in Svezia e dell’Università di Copenaghen, in Danimarca. Il team, guidato da Juleen. R. Zierath, ha utilizzato un modello murino per capire se l’orario del giorno in cui si pratica sport può influenzare le risposte del metabolismo dei lipidi. Stando a quanto emerge dall’indagine, quando i topolini si esercitavano in una fase attiva precoce, che corrisponderebbe alla mattina per gli esseri umani, il quantitativo di grassi bruciati grazie all’attività fisica era più elevato rispetto a quando gli animali si muovevano in altri momenti della giornata. Lo sport può influenzare il corpo in modi diversi in base all’arco di tempo all’interno della giornata in cui si esegue, perché i processi biologici dipendono dai ritmi circadiani delle cellule. “I nostri risultati – afferma Zierath – suggeriscono che l’esercizio in tarda mattinata potrebbe essere più efficace rispetto all’attività fisica svolta durante le ore più tarde in termini di accelerazione del metabolismo ed eliminazione dei grassi. Ciò potrebbe avere importanti implicazioni per le persone che combattono con il peso in eccesso anche se sarà necessario verificare la validità dell’effetto osservato anche in un modello umano”. (30science.com) Valentina Di Paola

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).