(30science.com) – Roma, 30 set. – Il neuro ormone ossitocina è noto per la sua capacità di promuovere legami sociali e generare sentimenti piacevoli, ad esempio dall’arte, dall’esercizio o dal sesso. Ma l’ormone ha molte altre funzioni, come la regolazione dell’allattamento e delle contrazioni uterine nelle femmine e la regolazione dell’eiaculazione, del trasporto degli spermatozoi e della produzione di testosterone nei maschi. Ora, i ricercatori della Michigan State University mostrano che nel pesce zebra e nelle colture cellulari umane, l’ossitocina ha ancora un’altra, insospettata, funzione: stimola le cellule staminali derivate dallo strato esterno del cuore (epicardio) a migrare nel suo strato intermedio (miocardio) e lì si sviluppano nei cardiomiociti, cellule muscolari che generano le contrazioni cardiache. Questa scoperta potrebbe un giorno essere utilizzata per promuovere la rigenerazione del cuore umano dopo un infarto. I risultati sono pubblicati in Frontiers in Cell and Developmental Biology. “Questo studio dimostra che l’ossitocina, un neuropeptide noto anche come ormone dell’amore, è in grado di attivare meccanismi di riparazione del cuore nei cuori feriti nel pesce zebra e nelle colture cellulari umane, aprendo la porta a potenziali nuove terapie per la rigenerazione del cuore negli esseri umani”, ha affermato Aitor Aguirre, assistente professore presso il Dipartimento di ingegneria biomedica della Michigan State University e autore dello studio. (30science.com)
Lella Simone
Dall’ormone dell’amore speranze per la rigenerazione del cuore
(30 Settembre 2022)
Lella Simone