(30Science.com) – Roma, 8 lug. – Le caratteristiche e inconfondibili punte del cavolfiore romanesco sono in realtà dei boccioli, che non riescono a produrre fiori.
A risolvere il mistero di una delle forme vegetali più peculiari gli scienziati del Centre national de la recherche scientifique (CNRS) e dell’Institut national de recherche en informatique et en automatique (INRIA), che hanno pubblicato i risultati delle loro indagini sulla rivista Science.
Il team ha utilizzato modelli matematici e di biologia vegetale per comprendere l’origine della particolare struttura dei broccoli che segue il modello dei frattali. Secondo il gruppo di ricerca, i cavolfiori, specialmente della varietà romanesca, sono in realtà dei boccioli progettati per diventare fiori, che però si sviluppano in steli e continuano a crescere senza limitazioni.
Il cavolfiore, spiegano gli autori, nasce pertanto da questa reazione a catena. A differenza di altre specie vegetali, nel broccolo romanesco le gemme possono crescere e moltiplicarsi senza foglie praticamente all’infinito. La forma caratteristica di questa verdura dipende quindi dal fatto che gli steli producono gemme in modo sempre più rapido, e l’accelerazione conferisce ad ogni fiore un aspetto piramidale.
Lo studio, concludono gli autori, evidenzia come la selezione delle mutazioni nelle piante durante il processo di addomesticamento abbia cambiato, a volte drasticamente, la forma delle specie vegetali che raggiungono le nostre tavole. (30Science.com)