(30Science.com). – Roma, 28 giu. – “Chi erano gli anglosassoni?” Un nuovo studio degli archeologi dell’Università di Sydney e della Simon Fraser University di Vancouver ha fornito nuove importanti prove per rispondere alla domanda basandosi sull’analisi dei teschi.
Già dal primo Mediovevo, gli anglosassoni erano un mix di persone di diversa etnia non un gruppo omogeneo. “Sorprendentemente simile alla Gran Bretagna contemporanea – secondo gli studiosi – nel Medioevo era piena di persone di origini diverse che condividevano una lingua e una cultura comuni“. Il periodo anglosassone (o altomedievale) in Inghilterra va dal V-XI secolo d.C.
Il primo periodo anglosassone risale al 410-660 d.C. circa, con migrazioni che si verificano durante tutti gli ultimi 100 anni (cioè 410-560 d.C.). Lo studio, pubblicato su PLOS ONE, ha esaminato la forma tridimensionale della base del cranio, la quale contiene segni che permettono di tracciare relazioni tra le popolazioni umane in modo simile al DNA. “Abbiamo raccolto dati 3D da resti di scheletri provenienti da Gran Bretagna e Danimarca, e poi li abbiamo analizzati per stimare l’ascendenza degli individui anglosassoni nel campione“.
I ricercatori hanno scoperto che tra i due terzi e i tre quarti dei primi individui anglosassoni erano di origine europea continentale, mentre tra un quarto e un terzo erano di origine locale. Nel periodo medio anglosassone, diverse centinaia di anni dopo l’arrivo dei migranti originali, lo studio rileva che dal 50 al 70 percento degli individui erano di origine locale, mentre dal 30 al 50 percento erano di origine europea continentale, dato che probabilmente indica un cambiamento nel tasso di migrazione locale. “Questi risultati ci dicono che essere anglosassone era più probabilmente una questione di lingua e cultura, non di genetica“, dichiarano gli autori. (30Science.com).