(30Science.com) – Roma, 5 apr. – “Flixbus crede da sempre a una mobilità collettiva, sostenibile, alla portata di tutti e quindi spingiamo il più possibile affinché questo settore possa crescere nei prossimi anni. Ma è necessario che ci sia una maggiore digitalizzazione del rapporto tra istituzioni e operatori privati, a partire dalle autorizzazioni”.
Lo ha detto Andrea Incondi, managing director FlixBus Italia all’incontro “Servizi pubblici digitali, opportunità e nuove sfide. Dai trasporti alla sostenibilità fino al nuovo rapporto tra PA e cittadino” organizzato da Fondazione Italia Digitale presso la sede del Cnel a Roma.
“In Italia – ha spiegato Incondi – ci vogliono sei mesi per attivare una nuova linea di trasporto collettivo, magari tre mesi per modificarla perché nel frattempo sono cambiate le esigenze di mobilità su una determinata tratta. Tutto questo, invece, accade in poche settimane in altri paesi europei. Ci vogliono dalle 90 alle 150 pagine di carte per queste autorizzazioni da inviare ad enti diversi. Flixbus, con 300 linee attive, produce una immensità di carta che potrebbe essere sostituita con un processo interamente digitale. Attendiamo – ha concluso – il decreto attuativo sullo snellimento dei processi”.(AGI)