Valentina Arcovio

Da esperta un vademecum autunnale su cibo e longevità

(5 Novembre 2025)

Roma – Consigli mirati per aiutare a vivere più a lungo e meglio partendo da ciò che la stagione autunnale offre: alimenti protettivi, un clima favorevole al movimento e il ritorno a una routine salutare. Questo è l’obiettivo del vademecum autunnale per la salute del cuore e la longevità, presentato nell’ambito della XII edizione di Excellence Food Innovation, ideato da Pietro Ciccotti e in corso a Roma. A lanciare il vademecum è stata Maddalena Piro, cardiologa dell’Ospedale Santo Spirito di Roma e docente all’Università UniCamillus. “L’autunno è una finestra biologica preziosa: la natura – dichiara – ci mette nel piatto nutrienti capaci di proteggere cuore e metabolismo, mentre il clima invita a muoversi. È il momento ideale per ripartire. Non basta vivere più a lungo: vogliamo restare lucidi, autonomi, fisicamente attivi. Il cuore è il motore della nostra autonomia futura”. Il messaggio centrale è che la longevità si costruisce proteggendo il cuore attraverso uno stile di vita, non regimi estremi. L’alimentazione stagionale agisce direttamente sui meccanismi biologici che rallentano l’invecchiamento e prevengono l’aterosclerosi. Il vademecum enfatizza la ricchezza dei sapori di stagione, identificando i veri alleati della salute cardiovascolare. Alimenti come il melograno e l’uva nera sono al centro della prevenzione, grazie al loro elevato contenuto di polifenoli e resveratrolo, essenziali per proteggere le arterie e contrastare l’infiammazione e l’invecchiamento cellulare. Per supportare cuore e cervello, il vademecum promuove il consumo quotidiano di noci, fonte cruciale di Omega-3 vegetali. Le verdure come zucca, cavolo nero, broccoli e verza sono fondamentali: la zucca è ricca di fibre e vitamine utili per il metabolismo e l’intestino, mentre i cavoli offrono potenti composti antiossidanti che agiscono come depurativi. Infine, mele e pere contribuiscono con la loro pectina, una fibra solubile che aiuta a regolare il colesterolo e a nutrire il microbiota intestinale, rafforzando le difese dell’organismo. “Mangiare stagionale è una forma di prevenzione semplice, accessibile e basata sull’evidenza scientifica”, ribadisce Piro. Il secondo pilastro del vademecum è il movimento quotidiano, non la performance. “La longevità non si ottiene con sforzi eccezionali ma con costanza: 30 minuti di camminata sostenuta al giorno cambiano il destino cardiovascolare”, afferma l’esperta che suggerisce azioni pratiche come: camminata veloce quotidiana, uso delle scale al posto dell’ascensore e stretching serale per migliorare postura e qualità del sonno. “Alle donne, dopo la menopausa, a causa del rischio cardiometabolico in aumento, si consigliano – dice Piro – camminata o nordic walking, piccoli pesi o elastici per proteggere muscoli e ossa, e yoga o Pilates per stress e postura.Negli uomini il grasso viscerale è l’acceleratore dell’invecchiamento maschile. Si raccomandano camminata veloce o jogging leggero, circuiti corpo libero, nuoto o bici. La medicina della longevità non mira solo a rallentare il tempo, ma a garantire una salute estesa, trasformando l’invecchiamento in un processo attivamente modificabile. È cruciale sfatare i falsi miti e prendere consapevolezza del nostro ruolo: la genetica influenza solo il 20-25% della nostra longevità. La vera sfida è la qualità della vita che costruiamo giorno per giorno”. L’invecchiamento è prevenibile e gestibile. “La chiave – sottolinea Piro – risiede negli stili di vita sani, nella modulazione epigenetica e nell’uso mirato di molecole anti-aging. Sostanze come i precursori del NAD (Nicotinammide Adenina Dinucleotide) sono al centro della ricerca, supportando i cicli energetici cellulari e l’attività antinfiammatoria. Scegliere la longevità è una responsabilità che porta a un futuro più sano”. Ciccotti conclude: “Oggi eccellenza significa alta cucina e innovazione di prodotto, ma non può prescindere da un concetto fondamentale: la sostenibilità a 360 gradi. E in questa visione, la salute e la nutrizione sono pilastri insostituibili. La filiera agroalimentare ha un impatto diretto e profondo sul benessere dei cittadini. Non possiamo limitarci a parlare di gusto e shelf life; dobbiamo affrontare temi cruciali come l’educazione alimentare, la lotta agli sprechi che sono anche sprechi di salute, e la promozione di diete equilibrate basate sui nostri straordinari prodotti. L’eccellenza deve essere etica e salutare”. (30Science.com)

Valentina Arcovio