Lucrezia Parpaglioni

Test missilistico mostra che batteri utili per la salute umana sopravvivono al lancio e al rientro spaziale

(6 Ottobre 2025)

Roma –  Le spore del batterio Bacillus subtilis, importante per la salute umana, possono sopravvivere alle condizioni estreme del lancio e del rientro nello spazio, inclusi rapidi cambiamenti di gravità, accelerazioni e decelerazioni elevate. Lo rivela uno studio condotto dall’Università RMIT, in Australia, riportato su npj Microgravity. Questa scoperta apre nuove prospettive per il supporto della vita nelle future missioni spaziali, come quelle previste verso Marte . Le spore di Bacillus subtilis sono state lanciate a bordo di un razzo sonda che ha raggiunto circa 260 chilometri di altitudine, sottoponendo i microbi a una accelerazione fino a 13 g durante il lancio, a sei minuti di microgravità e a una decelerazione fino a 30 g al rientro, con una rotazione di circa 220 giri al secondo.

Gail Iles, RMIT University
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Successivamente, l’analisi ha mostrato che le spore hanno mantenuto intatte la loro struttura e la capacità di crescita, dimostrando una resistenza eccezionale alle forze estreme dello spazio . Bacillus subtilis è fondamentale per sostenere il sistema immunitario, la salute intestinale e la circolazione sanguigna, competenze essenziali per la salute umana durante missioni spaziali di lunga durata. Questi risultati suggeriscono la possibilità di progettare sistemi di supporto vitale per mantenere gli astronauti in buona salute, oltre a fornire una base per esperimenti innovativi sulle scienze della vita in ambienti di microgravità. Oltre all’esplorazione spaziale, il miglioramento della conoscenza della resilienza microbica a condizioni estreme può portare a innovazioni nei trattamenti antibatterici e nella lotta ai batteri resistenti agli antibiotici. La ricerca è stata realizzata in collaborazione con aziende di tecnologia spaziale e farmaceutica, utilizzando strumenti all’avanguardia per l’analisi dei campioni. Il team cerca ulteriori finanziamenti per ampliare gli studi sulle scienze della vita in microgravità, con applicazioni potenzialmente ampie anche per la Terra. (30Science.com)

Lucrezia Parpaglioni
Sono nata nel 1992. Sono laureata in Media Comunicazione digitale e Giornalismo presso l'Università Sapienza di Roma. Durante il mio percorso di studi ho svolto un'attività di tirocinio presso l'ufficio stampa del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). Qui ho potuto confrontarmi con il mondo della scienza fatto di prove, scoperte e ricercatori. E devo ammettere che la cosa mi è piaciuta. D'altronde era prevedibile che chi ha da sempre come idolo Margherita Hack e Sheldon Cooper come spirito guida si appassionasse a questa realtà. Da qui la mia voglia di scrivere di scienza, di fare divulgazione e perché no? Dimostrare che la scienza può essere anche divertente.