Valentina Di Paola

Contro l’insonnia, prova yoga, Tai Chi e jogging dolce

(16 Luglio 2025)

Roma – Yoga, Tai Chi, camminata e jogging: sono le migliori forme di esercizio per contrastare l’insonnia e migliorare la qualità del sonno. A questa curiosa conclusione giunge uno studio, pubblicato sul British Medical Journal Evidence Based Medicine, condotto dagli scienziati della Beijing University of Chinese Medicine. Il team, guidato da Zhijun Bu, ha esaminato i database disponibili su lavori precedenti, che coinvolgevano in totale 1.348 partecipanti e 13 diversi approcci terapeutici per alleviare l’insonnia. Questi risultati, commentano gli esperti, supportano l’uso dell’esercizio fisico come strategia di trattamento primaria per i disturbi del sonno. L’insonnia, riportano gli esperti, ha una prevalenza che varia dal quattro al 22 per cento, ed è associata a un rischio maggiore di diverse patologie mentali e fisiche, tra cui demenza e malattie cardiovascolari. I trattamenti farmacologici per l’insonnia non sono privi di effetti collaterali e la terapia cognitivo-comportamentale (TCC), pur essendo efficace, non è sempre disponibile a causa della carenza di terapisti qualificati. Il corpus di evidenze che dimostrano l’utilità e dell’esercizio fisico è in aumento, ma le linee guida attuali non forniscono indicazioni precise su quale tipologia di sport prediligere. Per rispondere a questo interrogativo, i ricercatori hanno condotto una meta-analisi di rete per confrontare gli approcci consigliati e individuare le strategie più efficaci contro l’insonnia. I lavori considerati comprendevano la valutazione di allenamenti dolci, camminata, jogging, esercizi aerobici misti, igiene del sonno, terapia cognitivo-comportamentale, Ayurveda, agopunture, cambiamenti dello stile di vita e la combinazione di allenamento e terapie. I programmi avevano una durata compresa tra quattro e 26 settimane. Per valutare i modelli del sonno sono stati utilizzati sistemi di punteggio convalidati per la qualità del sonno e la gravità dell’insonnia (PSQI e ISI45), nonché misure soggettive e oggettive del tempo totale di sonno, la percentuale di tempo trascorso a dormire, il numero di risvegli e il periodo di latenza, ovvero il tempo necessario a riprendere sonno dopo il risveglio. I dati evidenziano che praticare yoga, camminare, fare jogging e Tai Chi erano associati a significativi benefici contro l’insonnia. Considerati i vantaggi di queste attività, tra cui il basso costo, i minimi effetti collaterali e l’elevata accessibilità, gli scienziati sottolineano che questi interventi sono adatti all’integrazione nei programmi di assistenza primaria e di salute della comunità. I prossimi approfondimenti, concludono gli autori, potrebbero chiarire quale esercizio sia più adatto ad alleviare uno specifico sintomo dell’insonnia.(30Science.com)

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).