Roma – Le persone con figli che lavoravano da casa durante il periodo pandemico hanno adottato in proporzione maggiore un animale domestico; tuttavia, queste famiglie hanno incontrato difficoltà nell’accesso alle cure veterinarie, con circa il 20% di tutti i proprietari che ha segnalato problemi nell’ottenere servizi di base come vaccinazioni e visite annuali. Lo rivela uno studio condotto da Kayla Pasteur e colleghi della Purdue University, pubblicato sulla rivista open access PLOS One. Secondo lo studio, particolarmente colpiti sono stati i proprietari di animali con problemi comportamentali, che hanno riscontrato maggiori ostacoli nel ricevere assistenza specialistica. La ricerca ha analizzato le tendenze nell’acquisizione di animali domestici e l’accesso alle cure veterinarie negli Stati Uniti durante la pandemia di COVID-19. I ricercatori hanno esaminato i dati di un sondaggio online somministrato a 751 residenti statunitensi alla fine del 2021, di cui il 79% proprietari di animali domestici, per comprendere quali gruppi abbiano adottato animali e come la pandemia abbia influenzato la possibilità di accedere ai servizi veterinari. Gli autori sottolineano che, sebbene queste dinamiche siano emerse in un contesto pandemico unico, esse possono riflettere problematiche più ampie e persistenti nell’accesso alle cure veterinarie in situazioni di crisi o cambiamenti sociali. Lo studio evidenzia come la pandemia abbia messo in luce lacune critiche nei servizi veterinari e come molti nuovi proprietari non fossero preparati alle sfide comportamentali degli animali adottati. Di conseguenza, l’accesso limitato alle cure ha amplificato lo stress sia per gli animali che per le famiglie. I ricercatori concludono che queste evidenze potrebbero guidare lo sviluppo di programmi educativi e di supporto mirati a migliorare il benessere degli animali domestici e a prevenire l’abbandono, soprattutto in periodi di crisi sociale o sanitaria. Fornire un sostegno adeguato ai nuovi proprietari potrebbe infatti contribuire a ridurre le difficoltà nell’accesso alle cure veterinarie e a migliorare la convivenza tra umani e animali domestici in futuro. (30Science.com)

Lucrezia Parpaglioni
Sono nata nel 1992. Sono laureata in Media Comunicazione digitale e Giornalismo presso l'Università Sapienza di Roma. Durante il mio percorso di studi ho svolto un'attività di tirocinio presso l'ufficio stampa del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). Qui ho potuto confrontarmi con il mondo della scienza fatto di prove, scoperte e ricercatori. E devo ammettere che la cosa mi è piaciuta. D'altronde era prevedibile che chi ha da sempre come idolo Margherita Hack e Sheldon Cooper come spirito guida si appassionasse a questa realtà. Da qui la mia voglia di scrivere di scienza, di fare divulgazione e perché no? Dimostrare che la scienza può essere anche divertente.