Roma – I noti “cuccioli di Tumat”, resti straordinariamente conservati risalenti a oltre 14.000 anni fa, erano due sorelle lupo e, non come precedentemente ipotizzato, due cani domestici primitivi. Lo rivela uno studio condotto da Anne Kathrine Runge e colleghi del Dipartimento di Archeologia dell’Università di York, in collaborazione con ricercatori di Belgio, Canada, Danimarca, Germania, Russia e Svezia, pubblicato su Quaternary Research. L’analisi genetica e chimica condotta sul contenuto intestinale, ossa, denti e tessuti ha dimostrato che i cuccioli erano in realtà due sorelle lupo, di circa due mesi di età, con un’alimentazione mista a base di carne e vegetali, molto simile a quella dei lupi moderni. Sorprendentemente, uno dei loro ultimi pasti includeva carne di rinoceronte lanoso, un animale di dimensioni considerevoli per un lupo, suggerendo che questi lupi del Pleistocene potessero essere leggermente più grandi rispetto ai lupi attuali. I cuccioli sono stati rinvenuti nel sito di Syalakh, nella Siberia settentrionale, in strati di terreno ghiacciato insieme a ossa di mammut lanosi modificate dall’uomo, il che aveva fatto ipotizzare un possibile legame con gli umani, forse come cani addomesticati. Tuttavia, non sono emerse prove che i cuccioli avessero consumato mammut, e il colore nero della loro pelliccia, prima considerato un segno distintivo dei cani, è stato riscontrato anche in questa popolazione di lupi non imparentata con i cani moderni. Lo studio ha inoltre evidenziato che i cuccioli, pur mangiando cibo solido, mostravano ancora segni di allattamento, indicando che ricevevano latte materno. L’ambiente in cui vivevano era diversificato, con una varietà di piante e animali, come dimostrato dai minuscoli resti vegetali trovati nel loro stomaco. Questi risultati rafforzano l’idea che i lupi grigi esistano da centinaia di migliaia di anni con caratteristiche comportamentali e dietetiche simili a quelle attuali, ma complicano la comprensione dell’origine e dell’evoluzione dei cani domestici, lasciando aperto il mistero su quando e come si sia verificata la domesticazione. In sintesi, i “cuccioli di Tumat” non sono i primi cani domestici, ma lupi del Pleistocene, contribuendo a chiarire aspetti fondamentali della paleoecologia e dell’evoluzione dei canidi nell’era glaciale.(30Science.com)

Lucrezia Parpaglioni
Sono nata nel 1992. Sono laureata in Media Comunicazione digitale e Giornalismo presso l'Università Sapienza di Roma. Durante il mio percorso di studi ho svolto un'attività di tirocinio presso l'ufficio stampa del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). Qui ho potuto confrontarmi con il mondo della scienza fatto di prove, scoperte e ricercatori. E devo ammettere che la cosa mi è piaciuta. D'altronde era prevedibile che chi ha da sempre come idolo Margherita Hack e Sheldon Cooper come spirito guida si appassionasse a questa realtà. Da qui la mia voglia di scrivere di scienza, di fare divulgazione e perché no? Dimostrare che la scienza può essere anche divertente.