Roma – Il clima del pianeta sta mutando più velocemente del previsto e la soglia di 1,5 gradi C di riscaldamento globale verrà superata in maniera stabile già nel 2028 e non tra il 2030 e il 2035 come precedentemente immaginato. Da qui la necessità di rivedere urgentemente gli obiettivi di Parigi, puntando a tenere la soglia di riscaldamento sotto 1,7 gradi Celsius nei prossimi decenni.

Il grafico illustra l’aumento osservato e previsto della temperatura globale dell’aria superficiale fino al 2024 e al 2034, rispettivamente, seguito da due diversi scenari fino al 2050. La linea blu rappresenta l’ambizioso scenario di azione per il clima dell’IPCC, conforme agli obiettivi di Parigi: forti riduzioni delle emissioni verso emissioni nette di CO2 pari a zero intorno alla metà del secolo. La linea arancione mostra l’aumento della temperatura se si mantengono gli attuali livelli di emissioni annuali senza riduzione, il che porterebbe a un forte superamento degli obiettivi fino a oltre 2 °C.
Credito
© Università di Graz – Centro Wegener
È quanto sostengono gli autori di una ricerca guidata dall’Università di Graz e pubblicata su Communications Earth & Environment. Grazie a nuove misurazioni delle temperature globali, gli studiosi hanno rivisto le proiezioni sull’evoluzione del clima nei prossimi anni, lanciando l’allarme quanto ai piani che il mondo deve perseguire per evitare un disastro climatico. Gottfried Kirchengast del Wegener Center e dell’Istituto di Fisica dell’Università di Graz ha dichiarato: “I nostri nuovi risultati mostrano che supereremo questo limite già nel 2028, con una deviazione standard di più/meno due anni. Il trend di riferimento che abbiamo sviluppato mostra l’aumento della temperatura globale con un’affidabilità senza precedenti e quindi ci consente per la prima volta di proporre anche una scala di valutazione per verificare se gli obiettivi climatici di Parigi siano stati raggiunti o meno”. Sulla base dei loro risultati, che sono stati il frutto anche e soprattutto di una misurazione più precisa del riscaldamento delle zone oceaniche, i ricercatori ritengono che gli obiettivi sul clima di Parigi vadano rivisti: “È importante fare chiarezza sugli obiettivi climatici di Parigi, in modo che i responsabili politici e tutti noi sappiamo a che punto siamo effettivamente e cosa serve per raggiungerli”, spiega Kirchengast, che propone che la formulazione imprecisa tesa a mantenere il riscaldamento nei prossimi decenni “ben al di sotto di 2 °C” venga definita con fermezza come “al di sotto di 1,7 °C”. “È giunto il momento – conclude lo studioso – di rendere questi obiettivi vincolanti a livello internazionale per limitare il riscaldamento globale”. (30Science.com)