Roma – Il virus della peste suina africana, attualmente in circolazione in Europa, non è il risultato di un’introduzione recente, ma è presente nella regione dal 2007 e la sua attuale diffusione sembra essere dovuta in gran parte agli spostamenti su lunghe distanze che le persone all’interno dell’Europa percorrono in auto. Lo rivela uno studio guidato da Christopher Netherton, del Pirbright Institute, nel Regno Unito, pubblicato sulla rivista Genome Biology and Evolution. La ricerca ha analizzato la storia e la diffusione del virus della peste suina africana, PSA, in Europa. Gli autori hanno sequenziato dieci genomi virali raccolti tra il 2016 e il 2019 in Lituania nell’ambito della sorveglianza veterinaria nazionale, ampliando così il dataset genomico del genotipo II del virus. L’analisi filogenetica ha dimostrato che il virus attualmente circolante in Europa non deriva da un’introduzione recente, ma è presente nella regione dal 2007, quando si diffuse dalla Georgia verso la Russia e successivamente verso i paesi europei limitrofi, tra cui Lituania, Polonia, Lettonia, Estonia e Ucraina. Le sequenze genomiche europee condividono un antenato comune con i virus africani, senza evidenze di recenti scambi virali tra i due continenti, indicando una diffusione regionale interna all’Europa. Il virus della PSA è un virus a DNA altamente virulento che provoca una grave malattia emorragica nei suini domestici e nei cinghiali selvatici, con alti tassi di mortalità e gravi impatti economici stimati in oltre 2 miliardi di dollari negli ultimi 17 anni a livello globale. L’epidemia ha colpito duramente il settore suinicolo, causando la distruzione di molte aziende agricole, soprattutto in Cina, e non esiste ancora un vaccino ampiamente disponibile. Lo studio evidenzia che la rapida e recente diffusione del virus in Europa è probabilmente facilitata dagli spostamenti su lunghe distanze effettuati dalle persone, in particolare in auto, che contribuiscono alla trasmissione del virus tra regioni e paesi. Paesi come Polonia, Lituania, Ucraina e Germania sembrano avere un ruolo chiave nella diffusione regionale del virus. In conclusione, la ricerca fornisce un quadro dettagliato e aggiornato delle dinamiche di circolazione del virus della peste suina africana in Europa, sottolineando la necessità di strategie di controllo basate sulla comprensione genomica e sui movimenti umani per contenere questa minaccia persistente per la suinicoltura europea. (30Science.com)

Lucrezia Parpaglioni
Sono nata nel 1992. Sono laureata in Media Comunicazione digitale e Giornalismo presso l'Università Sapienza di Roma. Durante il mio percorso di studi ho svolto un'attività di tirocinio presso l'ufficio stampa del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). Qui ho potuto confrontarmi con il mondo della scienza fatto di prove, scoperte e ricercatori. E devo ammettere che la cosa mi è piaciuta. D'altronde era prevedibile che chi ha da sempre come idolo Margherita Hack e Sheldon Cooper come spirito guida si appassionasse a questa realtà. Da qui la mia voglia di scrivere di scienza, di fare divulgazione e perché no? Dimostrare che la scienza può essere anche divertente.