Roma – I politici che mostrano tratti di personalità “oscuri” come narcisismo, psicopatia o machiavellismo contribuiscono ad aumentare la polarizzazione tra i cittadini. Questa è la conclusione di un nuovo studio condotto dall’Università di Amsterdam (UvA), dall’Università di Losanna e dalla Vrije Universiteit Amsterdam, e pubblicato sull’European Journal of Political Research . I ricercatori hanno collegato i profili di personalità di oltre 90 importanti politici in tutto il mondo con gli atteggiamenti degli elettori in 40 elezioni nazionali. I risultati rivelano andamenti sorprendenti. I politici con punteggi elevati nella cosiddetta Triade Oscura – narcisismo (eccessiva concentrazione su se stessi), psicopatia (freddezza emotiva e mancanza di empatia) e machiavellismo (tendenza alla manipolazione e all’inganno) – sono associati a una maggiore ostilità verso gli avversari politici tra i loro sostenitori. I ricercatori dimostrano che i tratti oscuri hanno un effetto quando gli elettori si sentono ideologicamente vicini al politico in questione. Più forte è l’identificazione, più è probabile che i sostenitori adottino posizioni ostili. “I politici machiavellici in particolare – spiega Alessandro Nai, ricercatore presso l’UvA – sembrano essere catalizzatori della polarizzazione affettiva: approfondiscono le divisioni emotive tra i loro sostenitori e gli altri”. Sorprendentemente, i tratti della personalità degli oppositori politici hanno scarso o nullo effetto sul grado di polarizzazione. Nai continua: “Sappiamo oggi che gli elettori tendono a prendere spunto dai politici a cui si sentono vicini e sono più propensi a ignorare i messaggi dei politici con cui non sono d’accordo. Sono quindi i nostri stessi politici a farci arrabbiare di più, ad alimentare un pensiero ostile verso gli altri e a contribuire alla polarizzazione affettiva. E questo può avere conseguenze drammatiche”. Lo studio ha incluso leader come Donald Trump, Jair Bolsonaro, Emmanuel Macron, Marine Le Pen, Angela Merkel, Theresa May, Jeremy Corbyn, Boris Johnson, Viktor Orbán, Narendra Modi, Silvio Berlusconi, Shinzo Abe, Recep Tayyip Erdoğan e molti altri. Sebbene non siano stati resi noti i punteggi individuali, i ricercatori sottolineano una tendenza più ampia: in periodi di tensione politica, gli elettori tendono a preferire leader dominanti e intransigenti, anche quando mostrano comportamenti che violano le norme o sono conflittuali. Secondo i ricercatori, i tratti della personalità conflittuali e intransigenti di questi leader rappresentano chiari rischi per i processi democratici. “Quando i tratti personali dei leader avvelenano il discorso pubblico – afferma la coautrice Katjana Gattermann dell’UvA – la volontà del pubblico di cooperare si indebolisce, la coesione sociale ne risente e, in definitiva, le norme democratiche si erodono”. I ricercatori invocano una maggiore consapevolezza del ruolo che la personalità gioca nella leadership politica, in particolare quando questi tratti si manifestano in uomini forti. Nai conclude: “Abbiamo dimostrato in precedenti ricerche che i tratti oscuri della personalità sono particolarmente frequenti nei leader autoritari e populisti; le prove sembrano quindi accumularsi a dimostrazione del fatto che narcisismo, psicopatia e machiavellismo siano fenomeni importanti se vogliamo capire perché la politica, oggi, appare così conflittuale”. (30Science.com)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla
I politici con personalità “oscure” generano più polarizzazione
(17 Aprile 2025)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla