Roma – Un partner più giovane è attraente sia per gli uomini che per le donne, anche se non si è pienamente consapevoli di questa preferenza. Lo dimostra uno studio, pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences, condotto dagli scienziati dell’Università della California a Davis. Il team, guidato da Paul Eastwick, ha valutato i risultati di 4.500 appuntamenti al buio tra persone in cerca di un partner a lungo termine. “Dopo ogni incontro – afferma Eastwick – i partecipanti erano leggermente più attratti dai partner più giovani, e questa tendenza era vera sia per gli uomini che per le donne. Siamo rimasti molto sorpresi da questi risultati, perché generalmente nelle coppie eterosessuali, gli uomini tendono ad essere più grandi delle controparti e spesso le donne affermano di preferire partner più maturi”. Nell’ambito dell’indagine, i ricercatori hanno coinvolto oltre 6.000 persone di età compresa tra 22 e 85 anni, che hanno partecipato ad appuntamenti al buio organizzati dalla società di matchmaking Tawkify. La maggior parte degli intervistati ha dichiarato di avere un limite massimo di età per il potenziale partner, ma questa indicazione non sembrava minimamente influente sulle effettive scelte dei possibili match. Secondo i ricercatori, inoltre, non sono emerse correlazioni tra il reddito e la preferenza dei partner. Gli scienziati non hanno valutato se l’attrazione del primo appuntamento abbia portato o meno a relazioni più durature. “I nostri risultati – conclude Eastwick – evidenziano che uomini e donne trovano partner più giovani leggermente più attraenti nel contesto del primo appuntamento, che ne siano consapevoli o meno. Sarà interessante condurre ulteriori approfondimenti”. (30Science.com)

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).