Gianmarco Pondrano d'Altavilla

Il 70 per cento delle famiglie con bambini spreca regolarmente il cibo

(16 Luglio 2024)

Roma – Sette famiglie spagnole su dieci sprecano regolarmente cibo, secondo un recente studio dell’Istituto di Scienze e Tecnologie Ambientali dell’Università Autonoma di Barcellona (ICTA-UAB) che analizza la quantità di cibo che le famiglie buttano via, soprattutto quelle con figli, e mette in relazione questo grave problema sociale con le caratteristiche socioeconomiche del nucleo familiare. I risultati, pubblicati sulla rivista Frontiers in Nutrition , indicano che le famiglie con bambini piccoli e adolescenti sprecano più cibo, mentre le famiglie monoparentali e quelle con figli più grandi sprecano meno. Secondo lo studio condotto su 800 famiglie spagnole, gli alimenti deperibili come verdura (80 per cento), frutta (78 per cento) e prodotti a base di cereali (63 per cento) sono quelli che vengono sprecati di più, seguiti dai latticini ( 25 per cento), che vengono scartati in misura maggiore tra le famiglie con bambini piccoli. I prodotti di origine animale, come carne, pesce e uova, sono quelli meno buttati, insieme ai prodotti precotti. Il deterioramento degli alimenti è la causa principale dello spreco alimentare, motivato principalmente da una cattiva gestione che fa sì che piccole quantità vengano gettate frequentemente e dall’acquisto eccessivo di alimenti deperibili che finiscono nella spazzatura prima di essere consumati. Il profilo di chi effettua l’acquisto è quello di una donna (nel 70 per cento dei casi), sotto i 54 anni (79 per cento), che lavora a tempo pieno o part-time (78 per cento) e che spende in media 537 euro al mese in cibo. La metà delle famiglie frequenta supermercati e ipermercati e due famiglie su tre effettuano un unico acquisto principale a settimana e lo integrano con piccoli acquisti. Per quanto riguarda i comportamenti di consumo alimentare, il 66 per cento delle famiglie dichiara di consumare quotidianamente prodotti freschi in casa, mentre praticamente tutte consumano prodotti di origine animale più di quattro giorni alla settimana. Tuttavia, l’84 per cento delle famiglie ammette di non cucinare tutti i giorni. La tipologia della casa o l’età dell’acquirente sono altri fattori cruciali nell’analisi di questo fenomeno. Le famiglie con bambini più piccoli hanno maggiori probabilità di sprecare cibo, probabilmente a causa della difficoltà di soddisfare i propri bisogni alimentari, nonché di gestire correttamente quantità e porzioni di cibo. Con l’obiettivo di ridurre la quantità di cibo che finisce nella spazzatura, i ricercatori evidenziano la necessità di pianificare gli acquisti e stilare una lista degli alimenti prima di recarsi al mercato o al supermercato. (30science.com)

Gianmarco Pondrano d'Altavilla