Roma – Entro il 2045 buona parte degli aerei potrà essere a idrogeno (H2) secondo quanto emerge da un nuovo studio pubblicato su “Journal of Hydrogen Energy”. La possibilità di voli alimentati a idrogeno significa maggiori opportunità per viaggi senza combustibili fossili. Lo studio della Chalmers University of Technology, in Svezia, mostra che quasi tutti i viaggi aerei entro un raggio di 750 miglia (1200 km) potrebbero essere effettuati con aeromobili alimentati a idrogeno entro il 2045. “Se tutto andrà a posto, la commercializzazione dei voli a idrogeno può procedere molto rapidamente ora. Già nel 2028, i primi voli commerciali a idrogeno in Svezia potrebbero essere in aria”, afferma Tomas Grönstedt, professore alla Chalmers University of Technology e direttore del centro di competenza TechForH2 presso la Chalmers. Per l’aviazione alimentata a idrogeno, i voli a corto e medio raggio sono i più vicini alla realizzazione. Lo studio della Chalmers mostra che i voli alimentati a idrogeno hanno il potenziale per soddisfare le esigenze del 97 percento di tutte le rotte di volo intra-nordiche e del 58 percento del volume di passeggeri nordici entro il 2045. Per questo studio, i ricercatori hanno ipotizzato una distanza di volo massima di 750 miglia e l’uso di un modello di aeromobile esistente adattato per l’alimentazione a idrogeno. Lo studio, condotto dallo studente di dottorato Christian Svensson nel gruppo di ricerca di Tomas Grönstedt, ha anche presentato un nuovo serbatoio di carburante in grado di contenere abbastanza carburante, sufficientemente isolato per contenere l’idrogeno liquido super freddo e allo stesso tempo più leggero degli attuali sistemi di serbatoi di carburante a base fossile. (30science.com)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla
Entro il 2045 buona parte degli aerei potrà essere a idrogeno
(11 Luglio 2024)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla