Roma – Dalla sicurezza della ricerca alle tecnologie emergenti. Dalle grandi infrastrutture scientifiche alla protezione dei mari e delle biodiversità, fino alla collaborazione scientifica con i Paesi africani. Sono questi i principali temi al centro della riunione ministeriale del Gruppo dei 7 su scienza e tecnologia presieduta dal Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, che da oggi, 9 luglio, fino a giovedì 11 si terrà al Tecnopolo di Bologna.
Al meeting parteciperanno le delegazioni di Canada, Francia, Germania, Giappone, Italia, Regno Unito, Stati Uniti d’America per confrontarsi sulla centralità della ricerca e della scienza per un futuro più equo e sostenibile.
Saranno cinque le sessioni tematiche di lavoro che si svolgeranno nelle giornate di mercoledì 10 e giovedì 11, con l’ultimo incontro di lavoro al termine del quale ci sarà l’adozione della Dichiarazione finale e la conferenza stampa del Ministro Bernini.
Ma il G7 di Bologna vedrà l’arrivo delle delegazioni già da oggi. Nel pomeriggio è prevista la visita al Museo Ducati, nello stabilimento di Borgo Panigale, uno dei simboli dell’eccellenza tecnologica e dell’identità italiana più noti al mondo. La prima giornata si concluderà con un incontro alla storica Villa Guastavillani, sede della Bologna Business School dell’Università Alma Mater. Le delegazioni saranno accolte da cinque giovani musicisti del Conservatorio Giovan Battista Martini di Bologna su musiche del grande compositore e direttore d’orchestra Ennio Morricone.
E per far conoscere le eccellenze dell’Alta formazione artistica e musicale italiana, il Ministero dell’Università e della Ricerca porterà i ministri del G7 a Forlì, dove la sera di mercoledì 10, alle 19.00 si terrà il concerto dell’Orchestra dei conservatori italiani nell’Abbazia di San Mercuriale. Il concerto potrà essere seguito anche in diretta streaming tramite il canale Youtube del Ministero dell’Università e della Ricerca:
“Il messaggio che vogliamo lanciare da Bologna e da questo G7 è che scienza e tecnologia non sono distanti da noi. Sono ‘strumenti’ al nostro servizio. Ogni scoperta, ogni innovazione, ha lo scopo di renderci la vita più semplice, di migliorarne la qualità. Per farlo è indispensabile che la ricerca sia aperta, collaborativa ma anche sicura. L’Italia è protagonista del cambiamento e dell’innovazione”, commenta il Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini.(30Science.com)