Gianmarco Pondrano d'Altavilla

La Norvegia ha un grosso problema con i rifiuti di plastica

(5 Luglio 2024)

Roma – Non solo la plastica prodotta da altri Paesi che si accumula sulle sue coste, ma anche quella prodotta dai suoi abitanti: secondo un nuovo studio pubblicato su Environmental Science & Technology la Norvegia ha un enorme problema con i rifiuti in plastica e deve intervenire a livello nazionale e internazionale per farvi fronte. Secondo gli autori ogni anno circa 758 kt di plastica entrano nel mercato norvegese, mentre 632 kt vengono scartate come rifiuti. Quasi la metà di questi rifiuti viene incenerita e il 2,4 per cento finisce nell’ambiente. Sebbene il 2,4 per cento possa sembrare insignificante, tradotto in massa assoluta equivale a ben 15 kt, ovvero 2,8 kg pro capite. In media, i norvegesi consumano il 21 per cento di plastica in più rispetto agli europei e generano il doppio dell’inquinamento da plastica degli svizzeri: ciò equivale a ben 1,5 miliardi di bottiglie di plastica che finiscono nell’ambiente ogni anno. Essendo una nazione costiera, la Norvegia può facilmente raggiungere l’oceano con la sua plastica, anche data l’elevata concentrazione di popolazione lungo i fiordi e le lunghe coste. Mentre la maggior parte della plastica rilasciata nell’ambiente finisce nel terreno, quasi un terzo finisce nell’ambiente marino. È importante notare che gran parte di ciò che viene depositato nel terreno finirà per raggiungere l’oceano nel tempo. È stato dimostrato da tempo che l’inquinamento marino causato dalla plastica ha effetti irreversibili sugli ecosistemi. Gli animali spesso rimangono impigliati o ingeriscono frammenti di plastica. I frammenti possono fungere da vettori di specie invasive e i detriti di plastica hanno anche mostrato la capacità di interferire con il ciclo del carbonio marino, esacerbando ulteriormente il cambiamento climatico. (30science.com)

Gianmarco Pondrano d'Altavilla