Valentina Di Paola

Nuovo test per diagnosticare la malattia di Chagas nei neonati

(5 Luglio 2024)

Roma – Sviluppare un test innovativo per diagnosticare la presenza del parassita responsabile della malattia di Chagas, associata a una serie di conseguenze negative per il cuore, specialmente nei più piccoli. A questo obiettivo è stato orientato uno studio, pubblicato sulla rivista The Lancet Microbe, condotto dagli scienziati del Barcelona Institute for Global Health (ISGlobal). Il team, guidato da Julio Alonso-Padilla, ha valutato i dati relativi a 224 neonati nati da madri sieropositive al parassita Trypanosoma cruzi, responsabile della condizione. La malattia di Chagas, spiegano gli esperti, è molto diffusa in Centro e Sudamerica, e può danneggiare seriamente il cuore, l’apparato digerente e intestinale, e, in misura minore, il sistema nervoso centrale. Il 30 per cento dei nuovi casi, riportano gli autori, è direttamente collegato alla trasmissione congenita, che si verifica quando una madre infetta trasmette il parassita al feto durante la gravidanza. La possibilità di una diagnosi precoce rappresenta pertanto una priorità di salute pubblica. Attualmente, il parassita può essere identificato attraverso PCR, ma tale approccio risulta piuttosto esoso, per cui non è facilmente adoperabile nelle aree del mondo che sperimentano maggiori difficoltà economiche. Nelle regioni endemiche, vengono inoltre eseguiti fino a due test di microscopia (alla nascita e a due mesi), che hanno una bassa sensibilità e devono essere seguiti diversi mesi dopo da un test sierologico per rilevare gli anticorpi al parassita. I ricercatori hanno ideato un test innovativo che combina un sistema di estrazione del DNA ispirato a una stampante 3D modificata (PrintrLab) con l’amplificazione molecolare isotermica mediata da loop (LAMP) potrebbe essere utilizzato per rilevare l’infezione nei neonati. “Nelle regioni endemiche del parassita – spiega Alonso-Padilla – un approccio diagnostico semplice, rapido e sensibile destinato ai neonati avrebbe un impatto molto più efficace”. Nell’ambito del lavoro, sono stati individuati 23 casi di trasmissione congenita. Il metodo LAMP è stato in grado di rilevare 13 dei 23 bambini infetti, mentre con la PCR sono stati identificati 14 casi. Il resto dei pazienti è stato riconosciuto a seguito di sierologia otto mesi dopo il primo test. “Questi risultati – commenta Alonso-Padilla – dimostrano che la sensibilità di PrintrLab-LAMP è superiore a quella della microscopia ed equiparabile a quella della PCR. A differenza di questo approccio, però, la nostra tecnologia presenta notevoli vantaggi economici, e richiede un’infrastruttura minima”. Tutti i bambini infetti hanno ricevuto cure adeguate e sono guariti, il che, precisano gli autori, evidenzia l’importanza di diagnosi precoci e tempestive. “PrintrLab-LAMP – concludono gli autori – dovrà ora essere testato su scala più ampia e in un numero maggiore di centri. Se il suo potenziale verrà confermato, il test potrebbe anche essere utile per rilevare infezioni acute negli adulti o per valutare l’efficacia del trattamento”. (30science.com) Valentina Di Paola

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).