Il team ha utilizzato la ricostruzione della sequenza ancestrale per studiare le antiche proteine TRPM8, fornendo nuove strade per alleviare il dolore senza effetti avversi osservati nei precedenti trattamenti mirati al TRPM8. Questa ricerca esemplifica come la biologia evolutiva e la farmacologia moderna possano collaborare per migliorare la gestione del dolore cronico.
CREDITO
ASU/Wade Van Horn