Valentina Di Paola

Scoperto un nuovo virus nel pesce zebra, pericoloso per gli animali da laboratorio

(31 Maggio 2024)

Roma – I pesci zebra provenienti dal commercio di animali domestici potrebbero essere portatori asintomatici di microbi precedentemente non descritti, compreso un agente patogeno che provoca emorragia negli esemplari da laboratorio che lo contraggono. A descriverlo gli scienziati dell’Università dello Utah, che hanno pubblicato un articolo sulla rivista Plos Biology per rendere noti i risultati del proprio lavoro. Il team, guidato da Marlen Rice, ha identificato un nuovo virus proveniente dalle specie di pesci zebra, scientificamente noti come Danio rerio, comuni negli ambienti di laboratorio e commercializzati come animali domestici. Nei laboratori di ricerca, vengono tenuti in strutture di acquacoltura specializzate per prevenire malattie infettive, ma in alcuni casi vengono acquistati dalle catene di commercio di animali.

I ricercatori hanno identificato un nuovo virus nel pesce zebra proveniente dal commercio di animali domestici che provoca malattie nei pesci da laboratorio.
CREDITO
Keir Balla (CC-BY 4.0, https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/)

Il gruppo di ricerca ha utilizzato il sequenziamento metatrascrittomico di esemplari provenienti da una popolazione di laboratorio e tre gruppi da negozi di animali nella valle di Salt Lake. Gli esperti hanno confrontato i microbi presenti nei pesci allevati in ambienti diversi. Tra gli agenti patogeni più comuni, gli scienziati riportano un nuovo membro della famiglia Birnaviridae, nominato Rocky Mountain birnavirus (RMBV). Per valutarne la trasmissione, gli autori hanno osservato vasche di pesci provenienti da ambienti diversi per un mese. Tre esemplari del gruppo associato al laboratorio, riportano gli studiosi, avevano sviluppato un’emorragia a seguito dell’infezione da RMBV. I pesci zebra positivi al virus ma provenienti dai mercati di scambio di animali, invece, non sembravano manifestare le stesse problematiche. Questo lavoro, commentano i ricercatori, dimostra che il commercio di animali domestici rappresenta una fonte di virus e parassiti che non si trovano comunemente nel pesce zebra da laboratorio, che ne sono pertanto più vulnerabili. “I pesci zebra sono molto comuni negli ambienti di ricerca – concludono gli scienziati – abbiamo scoperto che i microbi associati agli animali da compagnia includono virus precedentemente non descritti e altri agenti patogeni che possono trasmettersi ad animali da laboratorio e potenzialmente essere utilizzati per indagini su infezioni rilevanti per la salute umana e l’acquacoltura”. (30science.com)

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).