Valentina Di Paola

Chiocciole e lumache preferiscono la città

(29 Maggio 2024)

Roma – Diversamente dalla maggior parte degli animali, le lumache e le chiocciole potrebbero preferire gli ambienti urbani piuttosto che le zone più verdi. Questo inaspettato risultato emerge da uno studio, pubblicato sulla rivista Plos One, condotto dagli scienziati dell’Università della California a Los Angeles. Il team, guidato da Joseph Curti, ha utilizzato le informazioni raccolte da iNaturalist, un’applicazione che contiene un ampio database di osservazioni di specie fornito da scienziati e utenti di citizen science. Le aree urbane continuano a crescere in tutto il mondo, esercitando pressione sulle specie autoctone che sperimentano difficoltà a tollerare i cambiamenti dell’habitat e l’inquinamento che ne derivano. Per preservare la biodiversità negli ambienti cittadini, è fondamentale poter contare su dati su larga scala relativi alle comunità ecologiche presenti nei diversi ambienti. Nell’ambito del lavoro, il gruppo di ricerca ha valutato un punteggio di tolleranza urbana per 512 specie di animali terrestri in California meridionale. Dopo aver suddiviso le osservazioni in base al gruppo tassonomico di appartenenza, gli autori hanno valutato la presenza di specie tolleranti e intolleranti alle zone urbane di Los Angeles. Stando a quanto emerge dall’indagine, lumache e chiocciole sembravano più comuni nelle aree urbanizzate, mentre tra gli animali meno tolleranti della città risaltavano farfalle e falene. In generale, tutti gli esemplari, ad eccezione di lumache e chiocciole, sembravano maggiormente diffusi nelle zone rurali. I risultati, commentano gli esperti, potrebbero essere utili per identificare luoghi target per iniziative di conservazione a sostegno delle specie in via di estinzione. Questo lavoro, aggiungono gli studiosi, fornisce anche dati di riferimento per valutare il successo delle iniziative locali volte a preservare la biodiversità. “Abbiamo cercato di capire come le specie autoctone fossero distribuite in tutta la città e di descrivere la loro associazione con l’intensità urbana – concludono gli scienziati – abbiamo scoperto che le specie autoctone di Los Angeles erano in media associate negativamente all’intensità urbana. Chiocciole e lumache sembravano gli unici esemplari a proprio agio negli ambienti urbani”. (30science.com)

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).