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I corvi sanno contare a voce alta come i bambini

(24 Maggio 2024)

Roma – I corvi possono controllare il numero di vocalizzazioni che producono, “contando” fino a quattro in risposta a segnali visivi e uditivi, riferiscono i ricercatori. I risultati suggeriscono che gli uccelli sono in grado di utilizzare un sistema numerico approssimativo non simbolico, mostrando un livello di controllo vocale che rispecchia le prime capacità di conteggio dei bambini piccoli umani. Contare ad alta voce, ad esempio recitare “uno, due, tre” e così via, richiede la comprensione delle quantità numeriche e un controllo vocale mirato. Gli esseri umani usano la parola per contare e comunicare simbolicamente le quantità, un’abilità complessa sviluppata durante l’infanzia. Prima di padroneggiare il conteggio simbolico, in cui parole specifiche si riferiscono a quantità specifiche, i bambini spesso producono una serie di suoni linguistici che corrispondono alla quantità di oggetti che vedono, utilizzando questi suoni come conteggi acustici per trasmettere il numero corrispondente. Questo comportamento precoce negli esseri umani riflette competenze non simboliche condivise con gli animali. Numerosi animali hanno dimostrato la loro capacità di discriminare tra diversi numeri di oggetti e di trasmettere informazioni attraverso un diverso numero di vocalizzazioni. Tuttavia, non è noto se gli animali non umani abbiano la capacità di “contare” producendo deliberatamente un numero specifico di vocalizzazioni. Qui, Diana Liao e colleghi Università di Tubinga (Germania) hanno studiato se le cornacchie nere ( Corvus corone ) – una delle poche specie di uccelli che possiedono sia competenza numerica che controllo vocale volitivo – possono controllare il numero di vocalizzazioni che producono per risolvere compiti complessi di risposta vocale. Liao  et al.  hanno addestrato 3 corvi a produrre da 1 a 4 vocalizzazioni in risposta a segnali sia visivi (numeri colorati) che uditivi (suono distinto), che erano associati a valori numerici. In ogni prova, i corvi dovevano produrre un numero target di vocalizzazioni e indicare la fine della sequenza vocale beccando un bersaglio. Gli autori hanno scoperto che i corvi potevano produrre un numero specifico di vocalizzazioni con successo e deliberatamente in risposta a segnali specifici, un grado di controllo non ancora osservato in altri animali. Secondo i risultati, gli uccelli utilizzavano un sistema numerico approssimativo non simbolico, pianificando il numero di vocalizzazioni prima di iniziare. Ulteriori analisi hanno mostrato che i tempi e le caratteristiche della vocalizzazione iniziale predicevano il numero di vocalizzazioni successive, e diverse caratteristiche acustiche nelle vocalizzazioni indicavano il “numero” all’interno di una data sequenza. “Questa competenza nei corvi – scrivono i ricercatori – rispecchia anche le capacità di enumerazione dei bambini prima che imparino a comprendere le parole dei numeri cardinali e può quindi costituire un precursore evolutivo del vero conteggio in cui i numeri fanno parte di un sistema di simboli combinatori”.(30Science.com)

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