Valentina Di Paola

Quando si tratta dei nasi, per le scimmie nasiche le dimensioni contano

(24 Maggio 2024)

Roma –  I caratteristici nasi delle scimmie nasiche, scientificamente note come Nasalis larvatus, si sono evoluti nel corso del tempo per attrarre potenziali partner. Lo suggerisce uno studio, pubblicato sulla rivista Scientific Reports, condotto dagli scienziati dell’Australian National University (ANU). Il team, guidato da Katharine Balolia e Pippa Fitzgerald, ha valutato i passaggi evolutivi del naso di questi animali, lungo, grande e cadente. Il gruppo di ricerca ha hanno utilizzato scansioni 3D di teschi conservati nelle collezioni museali, effettuando misurazioni delle dimensioni e della forma della struttura interna della cavità nasale ossea. Gli studiosi hanno scoperto che i nasi dei maschi offrono diversi vantaggi ai primati, specialmente in ambito di riproduzione e selezione del partner. Endemiche dell’isola del Borneo, le N. larvatus sono state considerate tra gli animali più brutti al mondo per via del loro insolito naso. Stando a quanto emerge dall’indagine, la forma della struttura ossea della cavità nasale dei maschi si è evoluta per consentire loro di emettere richiami più forti e profondi. “Questa capacità – sostengono gli scienziati – è molto importante per affermare la propria salute e la propria posizione dominante. Maggiore è il numero di femmine con cui il maschio riesce ad accoppiarsi, più alte saranno le sue chance di riprodursi”. “Le nasiche – aggiunge Balolia – vivono nelle mangrovie costiere e negli ambienti boschivi e spesso non riescono a vedersi attraverso gli alberi. Richiami forti e chiari sono fondamentali per promuovere una comunicazione efficace. Il tessuto carnoso del naso probabilmente è diventato più grande nel tempo poiché ha migliorato la loro capacità di emettere suoni più potenti Le femmine potrebbero aver iniziato a trovare i grandi nasi visivamente attraenti per selezionare un compagno poiché era un segnale di salute”. L’analisi ha rivelato inoltre che l’apertura ossea della cavità nasale dei maschi della specie diventa più grande con l’età, per cui gli esemplari più anziani hanno nasi più grandi. “Le dimensioni di questa caratteristica fisica – conclude Balolia – sono correlate alla loro dominanza, per cui nasi più grandi possono al contempo scoraggiare altri maschi e attrarre più partner in età riproduttiva”. (30science.com)

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).