Roma – La comunicazione tra capodogli potrebbe essere molto più complessa di quanto si pensasse in precedenza, con ritmi e cadenze nei loro “click” che sembrano simili al linguaggio umano. Questa curiosa conclusione emerge da uno studio, descritto sulla rivista Nature Communications e condotto dagli scienziati del Massachusetts Institute of Technology. Il team, guidato da Daniela Rus, Antonio Torralba, Jacob Andreas e Praytusha Sharma, ha analizzato i dati del Dominica Sperm Whale Project, il più grande archivio di informazioni relative ai capodogli. I ricercatori hanno valutato le registrazioni di circa 60 esemplari che nuotavano nei Caraibi orientali, per realizzare un alfabeto fonetico degli animali. Stando a quanto emerge dall’indagine, i mammiferi acquatici sono in grado di combinare e modulare diversi ritmi nei loro “click”, ottenendo vocalizzazioni complesse, più simili al linguaggio umano di quanto si pensasse in precedenza.
La comunicazione, riportano gli esperti, è fondamentale per gli animali sociali, perché permette di coordinare azioni congiunte e prendere decisioni, legate, ad esempio, al foraggiamento o all’allevamento dei piccoli. Il gruppo di ricerca ha scoperto che i capodogli possiedono importanti capacità di trasporto di informazioni. In particolare, la combinazione e la struttura delle sequenze di click dipendono dal contesto conversazionale degli individui. Gli autori hanno anche identificato una struttura combinatoria del loro linguaggio, simile alla comunicazione umana. Sebbene la funzione e il significato delle combinazioni dei click siano ancora sconosciuti, gli scienziati ipotizzano che le vocalizzazioni dei capodogli potrebbero essere associate a un gran numero di possibili significati. (30science.com)