Roma – Takeda, azienda biofarmaceutica globale e leader nel settore, ha inaugurato questa mattina la sua nuova sede nel centro di Roma, alla presenza dell’Ambasciatore del Giappone in Italia, Satoshi Suzuki, ed il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri.
Un edificio che vuole essere simbolo tangibile dei valori aziendali di innovazione e sostenibilità. In questo contesto l’azienda ha annunciato un ulteriore investimento di 30 milioni di euro per i siti produttivi di Pisa e Rieti. Il piano di investimenti per il periodo 2020-2025 sale così a 350 milioni di euro, confermando l’impegno di Takeda per la crescita sul territorio e le sinergie con il sistema sanitario. Del nuovo stanziamento di 30 milioni di euro, 10 milioni sono indirizzati alla digitalizzazione e automazione industriale avanzata.
Anna Maria Bencini, General Manager di Takeda Italia, ha sottolineato l’importanza di questa nuova fase per l’azienda, definendola una tappa fondamentale nella sua presenza consolidata in Italia: “Vogliamo essere un motore di crescita e un esempio di sostenibilità per il Paese: abbiamo investito in una zona del centro di Roma in fase di sviluppo, perché crediamo che Roma possa e debba crescere ancora, e vogliamo essere parte di questo cambiamento. Oggi per noi è un momento cruciale per affermare il nostro ruolo in Italia dove vogliamo essere un modello tangibile di come la collaborazione tra settore pubblico e privato possa promuovere rapidi progressi delle cure e migliorare la qualità della vita dei pazienti”.
“Il polo industriale di Takeda è una delle più importanti realtà produttive biotech del Paese, leader nella lavorazione del plasma», commenta Francesca Micheli, General Manager di Takeda Manufacturing «La sfida che raccogliamo e facciamo nostra è quella di essere costantemente agili ed efficienti, puntando su innovazione tecnologica, sostenibilità e trasformazione digitale per dare valore, ogni giorno di più, ad ogni singola donazione di plasma. Abbiamo fiducia nel futuro del settore farmaceutico italiano e continueremo ad investire in Italia per aumentare la produzione e ottimizzare la disponibilità dei farmaci”.(30Science.com)