USA, Uber e Lyft interrompono le operazioni a Minneapolis per legge su salario minimo

Roma – Uber Technologies e Lyft hanno dichiarato che interromperanno le operazioni a Minneapolis, USA, a partire dal 1 maggio dopo che il consiglio comunale ha stabilito che gli autisti di ridesharing ricevano un salario minimo. Il consiglio ha votato 10-3 per annullare il veto del sindaco Jacob Frey, facendo sì che gli autisti di ridesharing in città vengano pagati 15,57 dollari l’ora. “Siamo delusi dal fatto che il Consiglio abbia scelto di ignorare i dati e di cacciare Uber dalle Twin Cities, lasciando 10.000 persone senza lavoro e lasciandone molte senza servizi di mobilità”, ha affermato Uber. Nel frattempo, Lyft, definendo il disegno di legge “profondamente imperfetto”, ha detto che spera di tornare a Minneapolis , confidando in una soluzione a livello statale in Minnesota. Uno studio del Dipartimento del Lavoro e dell’Industria dello stato del Minnesota, pubblicato la scorsa settimana, aveva affermato che era improbabile che, in caso di fissazioni di salari minimi, le società avrebbero aumentato i prezzi a livelli tali da ridurre significativamente la domanda dei consumatori e le commissioni. (30science.com)