Rapporto ISPRA sui rifiuti urbani, in Italia non è uguale per tutti

Roma – “Vi è una forbice amplia fra è tra la percentuale della raccolta differenziata e i rifiuti che realmente vengono poi riciclati”. Così Carlo Salvemini, Sindaco Lecce nel corso della tavola rotonda che si è svolta durante la conferenza “Rifiuti Urbani Italia: produzione, raccolta, gestione e recupero energetico”, che ha visto la presentazione dei rapporti ISPRA e Utilitalia 2023, presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri di Roma. “Il recupero – ha aggiunto Salvemini – finalizzato alla sostenibilità ambientale e alla sfida per la riduzione della tassazione ha subito una battuta di arresto a causa del deficit impiantisco che ha comportato un aumento dei costi relativi al trasporto”. “Il gap – ha continuato il primo cittadino leccese – territoriale deve essere abbattuto con azioni politiche imminenti”.  Durante il convegno è poi intervenuto Salvatore Pinna, Direttore del Servizio tutela dell’atmosfera e del territorio della Regione Sardegna. I dati – ha osservato Pinna – mostrano che l’Italia sta crescendo, merito dei comuni, dei cittadini e dello Stato che sta sostenendo, con il PNNR, le politiche volte al riciclo”. “È necessario – ha sottolineato Pinna – un approfondimento con azioni mirate, che siano volte a ridurre la criticità relativa alla realizzazione degli obiettivi in realtà insulari e che tengano conto e tutelino lo sviluppo di un modello virtuoso di riciclo su base insulare”. Ha poi preso parte al dibattito Laura D’Aprile, Capo Dipartimento Sviluppo sostenibile del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. “Sono – ha dichiarato D’Aprile – due i punti fondamentali da curare: l’attenzione allo sviluppo in ambito di riciclo del Centro-Sud e la costruzione di nuovi impianti”. “È – ha aggiunto D’Aprile- importante sensibilizzare e rompere lo stigma che, da tempo, avvolge gli impianti di termovalorizzatori”. Solo – ha spiegato D’Aprile – il 16% cento del residuo del processo di termovalorizzazione finisce in discarica”. Nella fase conclusiva della conferenza è poi intervenuto l’Onorevole Jacopo Morrone, Presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su altri illeciti ambientali e agroalimentari. “Dal punto – ha affermato Morrone – di vista politico è necessario rivolgere lo sguardo verso tutti quei territori e regioni in cui i rifiuti e il loro smaltimento sono parte di opere illecite da parte della criminalità organizzata”. “Territori – ha precisato Morrone – come la ‘Terra dei fuochi,’ ma anche la stessa Sicilia, dove spesso vengono abusivamente seppellite ingenti quantità di rifiuti, che rilasciano plastiche e micro-plastiche tossiche per gli ecosistemi, e di conseguenza anche per l’uomo, è importante non vengano dimenticati”. “In merito – ha concluso Morrone – al riciclo è necessario sensibilizzare le nuove generazioni, che sono il futuro”. (30Science.com)