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Lavorare con i robot rende meno attenti a ciò che si fa

(18 Ottobre 2023)

Roma – Un gruppo di studiosi guidati dalla Technical University of Berlin, Germania, ha scoperto che i lavoratori umani tendono a diventare meno attenti in quello che fanno se lavorano ad una operazione con un robot. I risultati della ricerca sono stati pubblicati su “Frontiers in Robotics and AI”. Gli scienziati hanno testato la loro ipotesi utilizzando un compito simulato che riguarda l’ispezione di difetti industriali: nello specifico i partecipanti umani alla ricerca dovevano individuare degli errori in circuiti stampati. Per lo scopo gli scienziati hanno fornito immagini di circuiti stampati a 42 partecipanti. I circuiti stampati erano sfocati e le immagini nitide potevano essere visualizzate solo tenendovi sopra il mouse. Ciò ha permesso agli scienziati di monitorare la qualità dell’ispezione da parte dei partecipanti. Alla metà dei partecipanti è stato detto che stavano lavorando su circuiti stampati che erano stati ispezionati da un robot chiamato Panda. Sebbene questi partecipanti non lavorassero direttamente con Panda, avevano visto il robot e potevano sentirlo mentre lavoravano. Dopo aver esaminato i circuiti per individuare eventuali errori e averli contrassegnati, a tutti i partecipanti è stato chiesto di valutare il proprio impegno, quanto si sentivano responsabili del compito e come si erano comportati. A prima vista sembrava che la presenza di Panda non avesse fatto alcuna differenza: non vi era alcuna differenza statisticamente significativa tra i gruppi in termini di tempo trascorso a ispezionare i circuiti stampati e di area perquisita. I partecipanti di entrambi i gruppi hanno valutato in modo simile i loro sentimenti di responsabilità per il compito, lo sforzo speso e la prestazione. Ma quando gli scienziati hanno osservato più da vicino i tassi di errore dei partecipanti, si sono resi conto che i partecipanti che lavoravano con Panda riuscivano a individuare meno difetti , quando avevano già visto che Panda aveva segnalato con successo molti errori. Ciò potrebbe riflettere un effetto “guardare ma non vedere”, in cui le persone si abituano a fare affidamento su qualcosa e ad impegnarsi meno mentalmente. Sebbene i partecipanti pensassero di prestare la stessa quantità di attenzione, inconsciamente presumevano che Panda non avesse trascurato alcun difetto. (30science.com)

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