Roma – BepiColombo effettuerà il terzo sorvolo ravvicinato di Mercurio lunedì 19 giugno. Anche in questo emozionante flyby, la sonda sarà guidata da un sensore d’assetto italiano, realizzato da Leonardo.
A bordo della missione dell’ESA e della JAXA , BepiColmbo c’è infatti anche molta Italia, con un importante contributo da parte dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF). Leonardo partecipa alla missione BepiColombo fornendo tecnologie e servizi, anche grazie alle joint venture Thales Alenia Space e Telespazio. Tra le tecnologie sviluppate, Leonardo ha fornito il sensore d’assetto per il corretto orientamento della sonda nello spazio e lo strumento SIMBIO-Sys, realizzato insieme all’INAF, un insieme di 3 strumenti ottici in uno responsabile per il 50% dell’intero archivio dati che varrà raccolto dalla missione.
Lanciato nell’ottobre 2018, BepiColombo è uno sforzo congiunto tra l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e l’Agenzia Spaziale Giapponese (JAXA). Si tratta della prima missione europea su Mercurio, il più piccolo ed il meno esplorato pianeta del Sistema Solare interno, e la prima ad inviare due sonde (MPO dell’ESA e MMO della JAXA) per effettuare contemporaneamente misurazioni complementari del pianeta e del suo dinamico ambiente.
C’è anche molta Italia a bordo di questa missione con un importante contributo da parte dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF). Leonardo partecipa fornendo tecnologie e servizi, anche grazie alle joint venture Thales Alenia Space e Telespazio.
Leonardo ha fornito il sensore d’assetto AA-STR per il corretto orientamento nello spazio e lo strumento SIMBIO-Sys (Spectrometers and Imagers for MPO BepiColombo Integrated Observatory System) realizzato insieme all’INAF. SIMBIO-Sys è composto da tre strumenti in uno: una camera ad alta risoluzione per lo studio dettagliato della topografia di Mercurio, una stereocamera per la ricostruzione in 3D di tutta la sua superficie ed una camera iperspettrale dedicata allo studio della composizione chimico-fisica del pianeta. Si tratta di uno strumento molto complesso, responsabile per il 50% dell’intero archivio dati che varrà raccolto dalla missione.
Thales Alenia Space in Italia, parte del Core Team di Bepi Colombo, ha coordinato un team industriale di 35 aziende europee nell’ambito del suo work package. In particolare è responsabile dei sistemi di telecomunicazione, controllo termico, distribuzione potenza elettrica, della integrazione e delle prove del satellite completo. L’azienda, inoltre, ha sviluppato direttamente il trasponditore in banda X e Ka, il computer di bordo, la memoria di massa, l’antenna ad alto guadagno e, per l’Agenzia Spaziale italiana, il Ka-band Transponder dell’esperimento MORE e l’accelerometro ISA.
Telespazio, attraverso la controllata Telespazio Germany, sviluppa alcuni importanti sistemi per il segmento di terra della missione – tra questi il sistema di pianificazione, il simulatore operativo e l’infrastruttura di informazione e comunicazione – ed è coinvolta nelle operazioni di missione di BepiColombo per la stazione di terra, i veicoli spaziali e per le dinamiche di volo.(30Science.com)