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INFN premia dieci giovani fisiche teoriche

(5 Novembre 2025)

Roma – Dieci brillanti neolaureate in fisica teorica hanno ricevuto il premio Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) “Milla Baldo Ceolin” nel corso di una cerimonia che si è svolta ieri, 4 novembre, a Firenze al GGI Galileo Galilei Institute, il Centro Nazionale dell’INFN in collaborazione con l’Università degli Studi di Firenze dedicato all’alta formazione e alla ricerca in fisica teorica. Il riconoscimento, giunto ora alla quinta edizione, viene assegnato annualmente per le migliori tesi di laurea magistrale a neolaureate che hanno svolto il loro lavoro di ricerca nel campo della fisica teorica su tematiche di interesse della Commissione Scientifica Nazionale IV dell’INFN, ossia in teoria dei campi e delle stringhe, fenomenologia delle particelle elementari, fisica nucleare e adronica, metodi matematici, fisica astroparticellare e cosmologia, fisica statistica e teoria dei campi applicata.

Il premio, che vuole incentivare la presenza di giovani ricercatrici in questo settore della fisica, è intitolato a una grande scienziata, ricercatrice di fama internazionale, e prima donna a ricoprire una cattedra all’Università degli Studi di Padova: Massimilla Baldo Ceolin, detta Milla, che è stata direttrice della sezione INFN di Padova dove ha condotto ricerche nel campo della fisica delle particelle, lavorando, oltre che alle macchine acceleratrici del CERN, agli acceleratori di Berkeley e di Argonne negli Stati Uniti, all’acceleratore dell’ITEP a Mosca, in Russia, e al reattore dell’ILL di Grenoble, in Francia.

Alla cerimonia di premiazione hanno preso parte Antonio Zoccoli, presidente dell’INFN, Fulvio Piccinini, direttore del GGI, Alessandra Petrucci, rettrice dell’Università di Firenze, e Stefania Salvadori, professoressa del Dipartimento di fisica e astronomia dell’Università di Firenze. La cerimonia è stata seguita da un evento dal titolo “La fisica nucleare e i raggi cosmici al Garbasso”, che ha previsto una visita guidata dell’Istituto di Fisica Garbasso di Arcetri, approfondendo temi legati allo studio della radioattività, dei raggi cosmici e alla fisica nucleare. Le vincitrici del premio Milla Baldo Ceolin per le tesi di laurea discusse nel 2024.

Maddalena Ferragatta è dottoranda presso l’École Polytechnique a Parigi. Ha conseguito la laurea magistrale in fisica presso l’Università degli Studi di Torino con una tesi sullo studio di correlatori in presenza di difetti conformi supersimmetrici nell’ambito della cosiddetta “corrispondenza AdS/CFT”. La sua attuale ricerca ricopre vari aspetti del “Conformal Bootstrap” e dello studio delle teorie conformi, con o senza difetti.

Eulalia Gambera ha conseguito con lode la laurea magistrale in fisica presso l’Università di Catania, con una tesi dal titolo “Analysis of central events in Ni+Ca reactions at 35 MeV/A”. Da ottobre è dottoranda presso l’Università di Catania e associata alla Sezione INFN di Catania e la sua attività di ricerca è focalizzata sullo studio delle collisioni nucleari a energie di Fermi e relativistiche, con particolare interesse verso l’equazione di stato della materia nucleare, sia a bassa densità sia a densità elevate. Tali densità sono state raggiunte nell’esperimento ASY- EOS II, condotto presso il GSI a Darmstadt, in Germania nel marzo 2025.

Olimpia Minati ha conseguito la laurea magistrale in fisica teorica presso l’Università degli Studi di Firenze, con una tesi dal titolo “Phenomenology of modified Higgs sectors: testing the Singlet Extension in the W+W- channel with semi-leptonic final states at the LHC”. Attualmente sta svolgendo il dottorato in fisica teorica presso l’Università degli Studi di Bologna, lavorando nell’ambito della fenomenologia ai collisori di particelle. La sua ricerca è incentrata sullo studio di osservabili che descrivono le correlazioni quantistiche fra particelle e sulla loro applicazione nella ricerca di fisica oltre il Modello Standard.

Camilla Forgione ha conseguito la laurea triennale in Fisica presso l’Università di Modena e Reggio Emilia e la laurea magistrale in Fisica Teorica presso l’Università degli Studi di Torino. Attualmente è una dottoranda al Max Planck Institute for Physics di Monaco di Baviera. Il suo progetto di ricerca riguarda lo studio della fenomenologia delle interazioni fondamentali ai collisori di particelle.

Elisabeth Keppler è dottoranda in astrofisica e cosmologia presso la SISSA di Trieste. Il suo interesse di ricerca principale sono buchi neri massivi e supermassivi che distruggono stelle orbitanti, in eventi chiamati di disgregazione mareale (tidal disruption event, TDE). Durante la sua tesi di laurea magistrale, conseguita a Trieste e dal titolo “Towards a Multimessenger View of Tidal Disruption Events”, si è occupata di controparti gravitazionali di TDE facendo stime di osservabilità con alcuni rivelatori di prossima generazione.

Eugenia Dallari ha conseguito la laurea magistrale in Fisica Teorica presso l’Università degli Studi di Firenze, con una tesi dal titolo “Can thick vacuum bubbles collide?”. Attualmente è dottoranda in fisica teorica delle particelle presso l’Università del Sussex, dove si occupa di estensioni fortemente e debolmente accoppiate del Modello Standard, focalizzandosi sulle loro predizioni sperimentali in fisica delle particelle e sulla struttura a larga scala dell’Universo. La sua ricerca è incentrata sullo studio di modelli che caratterizzano la materia oscura e i suoi meccanismi, nonché sulla caratterizzazione dei segnali gravitazionali generati da transizioni di fase primordiali.

Valentina Genesini è dottoranda presso l’Università di Ferrara. La sua ricerca si concentra sullo sviluppo e l’implementazione di un algoritmo volto a migliorare i vincoli sulla cosiddetta “opacità ottica della reionizzazione”. Sfruttando i dati ricavati dai satelliti WMAP e Planck, il suo lavoro contribuisce a perfezionare la comprensione di questo parametro cosmologico. Vincoli più precisi sull’opacità ottica alla reionizzazione hanno rilevanti implicazioni anche su parametri correlati, come le masse e le proprietà dei neutrini, permettendo una comprensione più approfondita dell’Universo primordiale.

Michela Sestu ha conseguito la laurea magistrale all’Università degli Studi di Cagliari, con una tesi dal titolo “Elastic and inelastic neutrino scattering on argon”. Attualmente è dottoranda presso la stessa università e si occupa di fenomenologia del neutrino, concentrandosi sullo studio delle interazioni dei neutrini con nuclei ed elettroni a basse energie.

Margherita Sagina è dottoranda presso l’Università di Pisa. Il suo campo di ricerca riguarda lo studio delle applicazioni della fisica nucleare agli oggetti astrofisici, come le stelle di neutroni. Attualmente sta sviluppando un modello potenziale per descrivere l’interazione tra un barione lambda e un nucleone. Si interessa di applicazioni astrofisiche sin dall’inizio del suo percorso di studi all’Università di Pisa, dove ha seguito la laurea magistrale in fisica dell’universo con una tesi dal titolo “The Hyperon-Nucleon Interaction in Low-Energy Ekective Field Theory”.

Chiara Anselmo ha conseguito la sua laurea magistrale in astrofisica presso la Sapienza Università di Roma, dove ha lavorato all’analisi della fase di ringdown nella coalescenza di buchi neri per testare la relatività generale con detector spaziali futuri. Oggi è dottoranda in fisica e astronomia presso l’Università di Milano-Bicocca, concentrata nello studio di segnali di ringdown da rivelatori terrestri usando tecniche di machine learning. (30Science.com)

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