Roma – È il primo autopilota spaziale intelligente al mondo capace di individuare, avvicinarsi e ispezionare in autonomia oggetti non cooperativi in orbita, come satelliti guasti o frammenti di detriti. Si chiama ASIMOV (Autonomous System for In-orbit Mapping and Observation of non-cooperative Vehicles) ed è stato sviluppato da AIKO, scaleup torinese leader nel software spaziale basato su intelligenza artificiale, in collaborazione con il Politecnico di Milano, T4i, Tiny Bull Studio e la Technical University of Munich, con il finanziamento dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI). Grazie a un sistema di Guida, Navigazione e Controllo (GNC) autonomo e a algoritmi di Reinforcement Learning, ASIMOV sarà in grado di riconoscere, mappare e monitorare oggetti orbitanti senza alcun intervento da Terra, aumentando la sicurezza delle operazioni spaziali e contribuendo alla riduzione dei detriti che minacciano l’ambiente orbitale. “Il nostro obiettivo è dimostrare come l’intelligenza artificiale possa diventare un abilitatore chiave per un futuro orbitale più sicuro e sostenibile,” spiega Lorenzo Feruglio, CEO e co-fondatore di AIKO. “ASIMOV rappresenta un nuovo paradigma nella gestione autonoma dei satelliti e nella manutenzione in orbita”. Il Politecnico di Milano ha curato lo sviluppo e la validazione dei sistemi di navigazione autonoma nel laboratorio ARGOS, dove bracci robotici, sensori ottici e modelli satellitari simulano la dinamica orbitale in condizioni realistiche. “Riproduciamo in laboratorio le manovre di avvicinamento e ispezione,” spiega Michèle Lavagna, ordinario di Meccanica del volo. “È una frontiera cruciale per le future missioni di prossimità e di ‘in-orbit servicing’”. A marzo 2025 si contavano oltre 14.000 satelliti attivi e 27.000 oggetti tracciati, tra detriti e stadi di razzi, un aumento del 31% rispetto al 2023. Il sovraffollamento orbitale genera rischi di collisioni a cascata, inquinamento luminoso e interferenze nelle comunicazioni, oltre a vulnerabilità per possibili attacchi cyber e fisici. Con ASIMOV, l’Italia entra nel gruppo ristretto dei Paesi che lavorano a soluzioni autonome di monitoraggio orbitale, in linea con le linee guida della Zero Debris Charter dell’ESA e con la strategia globale per la sostenibilità dello spazio. “Solo combinando intelligenza artificiale e cooperazione internazionale possiamo gestire un ambiente orbitale sempre più complesso,” aggiunge Feruglio. “La sicurezza dello spazio è la condizione per il suo futuro.”(30Science.com)

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ASIMOV, primo autopilota intelligente capace di ispezionare satelliti guasti e detriti in orbita
(16 Ottobre 2025)

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