Valentina Di Paola

Alcuni cani sviluppano la dipendenza da giocattoli

(9 Ottobre 2025)

Roma – I nostri amici a quattro zampe possono manifestare comportamenti di attaccamento eccessivo nei confronti dei loro giocattoli, tanto da ricordare le forme più comuni di dipendenze degli esseri umani. Questo curioso risultato emerge da uno studio, pubblicato sulla rivista Scientific Reports, condotto dagli scienziati di Vetmeduni Vienna e dell’Università di Bern. Il team, guidato da Stefanie Riemer e Alja Mazzini, ha valutato 105 cani, di cui 56 maschi e 49 femmine, per indagare e confrontare i sintomi di dipendenza. Le dipendenze comportamentali, spiegano gli esperti, sono caratterizzate da un coinvolgimento compulsivo in determinate attività, nonostante le loro conseguenze negative per la salute fisica o mentale.

Alcune prove aneddotiche avevano già rivelato l’esistenza di comportamenti del genere nei cani, come il lamento continuo in assenza del loro gioco preferito o l’accanimento su un oggetto nonostante sforzi eccessivi o lesioni. Tuttavia, questo è il primo lavoro a eseguire una valutazione scientifica di tali manifestazioni. Nell’ambito dell’indagine, i ricercatori hanno inizialmente identificato sintomi comuni di dipendenza umana, sulla base della letteratura scientifica. Successivamente, questi atteggiamenti sono stati confrontati con i comportamenti attuati dai cani analizzati. Gli animali avevano un’età compresa tra 12 mesi e 10 anni e appartenevano a diverse razze. Gli autori hanno intervistato i proprietari per comprendere i comportamenti dei cani nei confronti dei loro giocattoli preferiti. I risultati evidenziano che 33 esemplari erano associati ad atteggiamenti simili alla dipendenza. Tra i sintomi più comuni, gli scienziati riportano un’eccessiva fissazione sul giocattolo, una mancanza di interesse per alternative come il cibo o il gioco con il proprietario, sforzi persistenti per accedere al giocattolo quando non era disponibile e l’incapacità di calmarsi per 15 minuti dopo che tutti i giocattoli erano stati rimossi. Quando l’oggetto era inaccessibile, gli animali che mostravano segni di dipendenza davano priorità alla ricerca del giocattolo rispetto al consumo di cibo o all’interazione con il loro essere umano di riferimento. Saranno necessari ulteriori approfondimenti, concludono gli autori, per determinare le ragioni per cui i cani interagiscono eccessivamente con i giocattoli e se ciò può avere un impatto negativo sul loro benessere. (30Science.com)

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).