Roma – Le persone con sindrome da deficit di attenzione e iperattività, nota come ADHD, possono essere più creative, probabilmente a causa di una maggiore tendenza a lasciar vagare la mente. Lo rivela una ricerca condotta da Han Fang, del Radboud University Medical Centre, nei Paesi Bassi, presentata al congresso del Collegio Europeo di Neuropsicofarmacologia, ECNP, di Amsterdam. I ricercatori hanno analizzato due gruppi indipendenti per un totale di 750 partecipanti, confrontando pazienti con ADHD e altri individui sani. Gli scienziati hanno esaminato come le caratteristiche tipiche dell’ADHD, quali disattenzione, impulsività e iperattività, si correlassero con la creatività e con differenti tipi di distrazione mentale, mind wandering, distinguendo tra vagare spontaneo e vagare deliberato della mente. I risultati mostrano che i soggetti con più segni di ADHD ottengono punteggi più alti in test di creatività, soprattutto quando tendono a lasciar vagare deliberatamente la mente, utilizzando questo stato mentale come risorsa creativa. Questo fenomeno potrebbe spiegare il nesso tra ADHD e maggiore creatività, aprendo nuove prospettive per programmi di psicoeducazione e trattamenti basati sulla mindfulness personalizzati per migliorare la concentrazione e valorizzare la creatività nelle persone con ADHD. KP Lesch, dell’Università di Würzburg, in Germania, ha commentato che la capacità di vagare con la mente rappresenta una risorsa fondamentale della creatività delle persone con ADHD ad alto funzionamento, rendendole un valore prezioso per la società.(30Science.com)

Lucrezia Parpaglioni
Sono nata nel 1992. Sono laureata in Media Comunicazione digitale e Giornalismo presso l'Università Sapienza di Roma. Durante il mio percorso di studi ho svolto un'attività di tirocinio presso l'ufficio stampa del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). Qui ho potuto confrontarmi con il mondo della scienza fatto di prove, scoperte e ricercatori. E devo ammettere che la cosa mi è piaciuta. D'altronde era prevedibile che chi ha da sempre come idolo Margherita Hack e Sheldon Cooper come spirito guida si appassionasse a questa realtà. Da qui la mia voglia di scrivere di scienza, di fare divulgazione e perché no? Dimostrare che la scienza può essere anche divertente.