Lucrezia Parpaglioni

Nuovo set di dati traccia le caratteristiche ecologiche di 11.000 uccelli

(30 Settembre 2025)

Roma –  Nuovo set di dati, chiamato BIRDBASE, traccia le caratteristiche ecologiche di 11.589 specie di uccelli appartenenti a 254 famiglie. A svilupparlo pubblicato da Çağan Şekercioğlu, dell’Università dello Utah. Questo database enciclopedico, descritto su Scientific Data, comprende 78 tratti ecologici come la massa corporea, l’habitat principale, la dieta, il tipo di nido, la dimensione massima della covata, l’intervallo altitudinale e la strategia di movimento. Şekercioğlu ha iniziato questo progetto 26 anni fa per rispondere a domande specifiche sulla biodiversità degli uccelli in foreste tropicali, ma il lavoro si è ampliato fino a diventare una risorsa globale utilizzata da ornitologi di tutto il mondo.

Tody dal becco largo, Repubblica Dominicana.
Credito
Çağan Şekercioğlu, Università dello Utah
Credito
Çağan Şekercioğlu, Università dello Utah

Il database è ora disponibile pubblicamente e fornisce una base fondamentale per studi in ornitologia, conservazione e macroecologia, in particolare per analizzare il rischio di estinzione delle specie in relazione ai loro tratti ecologici. Tra le principali scoperte vi è che il 54% delle specie di uccelli sono insettivore e molte di queste specie, soprattutto le specializzate nelle foreste tropicali, sono particolarmente sensibili alla frammentazione dell’habitat. Inoltre, gli uccelli marini che si nutrono di pesce e gli uccelli frugivori, essenziali per la dispersione dei semi nelle foreste pluviali, sono soggetti a un rischio elevato di estinzione. BIRDBASE rappresenta uno strumento dinamico e in continua evoluzione, nato dalla passione e dall’ingegnosità di un ricercatore che ha raccolto dati da fonti autorevoli e osservazioni sul campo per supportare in modo scientifico la conservazione globale degli uccelli. (30Science.com)

Lucrezia Parpaglioni
Sono nata nel 1992. Sono laureata in Media Comunicazione digitale e Giornalismo presso l'Università Sapienza di Roma. Durante il mio percorso di studi ho svolto un'attività di tirocinio presso l'ufficio stampa del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). Qui ho potuto confrontarmi con il mondo della scienza fatto di prove, scoperte e ricercatori. E devo ammettere che la cosa mi è piaciuta. D'altronde era prevedibile che chi ha da sempre come idolo Margherita Hack e Sheldon Cooper come spirito guida si appassionasse a questa realtà. Da qui la mia voglia di scrivere di scienza, di fare divulgazione e perché no? Dimostrare che la scienza può essere anche divertente.