Roma – Coloro che utilizzano lo smartphone mentre sono in bagno presentano un rischio di emorroidi superiore del 46% rispetto a chi non lo usa. Lo rivela uno studio condotto da ricercatori del Beth Israel Deaconess Medical Center di Boston, pubblicato su PLOS One. Lo studio ha analizzato 125 adulti sottoposti a colonscopia di screening e ha considerato fattori come età, dieta e attività fisica, dimostrando che il rischio è associato specificamente al prolungamento del tempo trascorso sul water dovuto alla distrazione causata dallo smartphone.

Tra gli utenti, frequenza di utilizzo dello smartphone in bagno.
Credito
Ramprasad et al., 2025, PLOS One, CC-BY 4.0 (https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/)
Circa il 66% dei partecipanti ha dichiarato di usare dispositivi mobili in bagno, in particolare per leggere notizie e navigare sui social media. È emerso che il 37% degli utilizzatori di smartphone trascorreva più di 5 minuti a sedere sul WC, rispetto al 7,1% dei non utilizzatori. Questo tempo prolungato può aumentare la pressione sui tessuti anali e rettali, favorendo il gonfiore e la dilatazione delle vene che causano le emorroidi. Contrariamente a studi precedenti, lo sforzo durante l’evacuazione non è stato associato a un aumento del rischio, sottolineando l’importanza del tempo trascorso seduti piuttosto che della forza applicata. I ricercatori consigliano di limitare l’uso dello smartphone in bagno e di cercare di tenere brevi le soste per prevenire questa condizione. Le emorroidi rappresentano una delle cause più comuni di visite mediche e ricoveri negli Stati Uniti, con quasi 4 milioni di casi annuali e più di 800 milioni di dollari di costi sanitari legati. Questo studio aggiunge sostegno scientifico alle raccomandazioni di limitare il tempo seduti in bagno e di usare prudenza nell’introduzione di dispositivi elettronici in spazi soggetti a rischi di igiene e salute. (30Science.com)