Roma – Ascoltare diversi tipi di musica può aiutare le persone a contrastare la cinetosi, comunemente nota come mal d’auto. Questo, in estrema sintesi, è quanto emerge da uno studio, pubblicato sulla rivista Frontiers in Human Neuroscience, condotto dagli scienziati della Southwest University, in Cina. Il team, guidato da Qizong Yue, ha coinvolto 40 partecipanti, che sono stati sottoposti attraverso un simulatore di guida appositamente calibrato per valutare l’efficacia di diversi approcci contro la cinetosi. I ricercatori riportano che le melodie dolci e allegre erano associate ai migliori effetti di recupero, mentre la musica triste era meno efficace dell’assenza di interventi. “La cinetosi – afferma Yue – può compromettere significativamente l’esperienza di viaggio per molte persone. Gli interventi farmacologici esistenti spesso comportano effetti collaterali come la sonnolenza. La musica rappresenta una strategia di intervento non invasiva, economica e personalizzata. Sappiamo che può allentare la tensione e volevamo capire se potesse alleviare la cinetosi”. Nell’ambito dell’indagine, i ricercatori hanno selezionato gli individui che avevano riferito di aver sofferto di mal d’auto in modo moderato. I volontari hanno indossato cuffie per elettroencefalogramma (EEG) per cercare di identificare segnali quantificabili di mal d’auto nell’attività cerebrale. La coorte è stata divisa in sei gruppi, associati a interventi diversi, quattro dei quali comprendevano musica di generi diversi, uno prevedeva l’interruzione del simulatore in caso di cinetosi e l’ultimo gruppo di controllo non ha ascoltato musica. I ricercatori hanno scoperto che la musica allegra tendeva ad alleviare maggiormente il mal d’auto, riducendolo del 57,3 per cento. A seguire, le canzoni soft avevano un’efficacia del 56,7 per cento, mentre i ritmi passionali del 48,3 per cento. I motivi più tristi, infine, erano i meno utili, con effetti inferiori rispetto all’assenza di interventi. Il gruppo di controllo ha riportato infatti una riduzione dei sintomi del mal d’auto del 43,3 dopo un periodo di riposo dal simulatore, mentre chi ascoltava musica triste ha evidenziato un calo del 40 per cento. L’elettroencefalogramma ha mostrato che l’attività cerebrale dei partecipanti nel lobo occipitale diminuiva in caso di cinetosi e tornava a livelli normali quando le persone si sentivano meglio. È possibile che la musica soft rilassi le persone, alleviando la tensione che esacerba il mal d’auto, mentre la musica allegra potrebbe distrarle attivando i sistemi di ricompensa cerebrali. La musica triste potrebbe avere l’effetto opposto, amplificando le emozioni negative e aumentando il disagio generale. “La dimensione del nostro campione era relativamente ridotta – conclude Yue – saranno pertanto necessari ulteriori approfondimenti per confermare i nostri risultati. Ad ogni modo, suggeriamo alle persone che soffrono di mal d’auto di ascoltare musica allegra, anche in caso di viaggi aerei marittimi”.(30Science.com)
Valentina Di Paola
Musica allegra può alleviare il mal d’auto
(3 Settembre 2025)

Valentina Di Paola
Classe ’94, cresciuta a pane e fantascienza, laureata in Scienze della comunicazione, amante dei libri, dei gatti, del buon cibo, dei giochi da tavola e della maggior parte di ciò che è anche solo vagamente associato all’immaginario nerd. Collaboro con 30science dal gennaio 2020 e nel settembre 2021 ho ottenuto un assegno di ricerca presso l’ufficio stampa dell’Istituto di ricerca sugli ecosistemi terrestri del Consiglio nazionale delle ricerche. Se dovessi descrivermi con un aggettivo userei la parola ‘tenace’, che risulta un po’ più elegante della testardaggine che mi caratterizza da prima che imparassi a usare la voce per dar senso ai miei pensieri. Amo scrivere e disegnare, non riesco a essere ordinata, ma mi piace pensare che la mia famiglia e il mio principe azzurro abbiano imparato ad accettarlo. La top 3 dei miei sogni nel cassetto: imparare almeno una lingua straniera (il Klingon), guardare le stelle più da vicino (dal Tardis), pilotare un velivolo (il Millennium Falcon).