Valentina Arcovio

Ebri, da Bernini 1 mln euro all’anno per ricerche sul cervello

(7 Agosto 2025)

Roma – Il ministro dell’università e della Ricerca Anna Maria Bernini ha voluto e disposto l’inserimento nel DL Economia approvato dal Parlamento di un contributo stabile nel tempo, di un milione di euro l’anno, per la Fondazione EBRI (European Brain Research Institute), il centro di eccellenza per la ricerca sul cervello fondato per volontà del premio Nobel Rita Levi-Montalcini. “Con questo contributo – dichiara Antonino Cattaneo, Presidente dell’EBRI – viene garantita la sostenibilità dei costi strutturali di funzionamento, assicurando così la continuità dei competitivi progetti di ricerca in corso finanziati da fonti nazionali ed internazionali. Ringraziamo sinceramente la Ministra Anna Maria Bernini, che ha mantenuto l’impegno preso pubblicamente di sostenere l’EBRI, riconoscendo il ruolo importante e di eccellenza internazionale che l’EBRI svolge nell’ambito della scienza ed il valore strategico che la ricerca sul cervello riveste per la società nel suo complesso”. Cattaneo ha ricordato il costante impegno della ministra per la centralità e la valorizzazione della ricerca nel nostro Paese e le azioni per sostenerla con tutti i mezzi possibili. “Desidero esprimere grande apprezzamento per la sensibilità e l’impegno mostrati dalla Ministra e dai suoi collaboratori – sottolinea – che per prima ha garantito, con questa misura, una soluzione strutturale e sostenibile negli anni, che valorizza la ricerca sul cervello del centro di ricerca fondato da Rita Levi-Montalcini e l’alta professionalità dimostrata dai risultati raggiunti dalle sue ricercatrici e ricercatori”. E aggiunge: “La ricerca scientifica è un bene comune da alimentare con continuità. Dalla ricerca di base potranno venire nuove terapie e le tecnologie del futuro, tra cui sistemi intelligenti e neurotecnologie ispirate al funzionamento del cervello. Il sostegno della Ministra Bernini alla ricerca dell’EBRI dimostra e consolida una strategia generale a favore della ricerca nelle neuroscienze e nei sistemi intelligenti, un settore che ha implicazioni molto importanti per il futuro. Per questo finanziarlo significa fare un investimento a lungo termine. In gioco non ci sono soltanto future terapie, ma i tanti sviluppi legati al dialogo delle neuroscienze con altre tecnologie, tra cui l’intelligenza artificiale. Fra i settori in cui sono attivi le ricercatrici ed i ricercatori dell’Ebri – ricorda Cattaneo – riportando risultati significativi a livello internazionale, figura la malattia di Alzheimer, per la quale c’è una grande necessità di nuovi approcci terapeutici. In proposito stiamo sviluppando nuovi anticorpi e nanocorpi terapeutici ed una nuova terapia genica che colpisce la neurodegenerazione all’interno dei neuroni. È allo stadio di sviluppo clinico anche un super NGF, una variante del fattore di crescita delle cellule nervose NGF scoperto da Rita Levi Montalcini, in particolare per alcune malattie oculari e malattie neurodegenerative del sistema nervoso centrale. Fra gli altri importanti campi di indagine dell’Ebri figurano i disturbi dello spettro autistico, l’epilessia, la sclerosi multipla, le basi genetiche delle malattie pediatriche del neurosviluppo, lo studio dei meccanismi fisiologici della memoria episodica e sociale, lo sviluppo di tecnologie per la registrazione dell’attività elettrica di neuroni umani fisiologici e patologici, le neuroscienze computazionali”.(30Science.com)

Valentina Arcovio