Roma – Le onde radio possono migliorare il senso dell’olfatto in modo non invasivo, indolore e senza interventi chirurgici o sostanze chimiche; il trattamento stimola direttamente i nervi olfattivi nel bulbo olfattivo del cervello, migliorando la capacità di percepire odori deboli. Lo rivela studio dei ricercatori dell’Università di Hanyang e dell’Università di Kwangwoon, in Corea del Sud, pubblicato su APL Bioengineering. I ricercatori hanno utilizzato un’antenna radio posizionata vicino alla fronte dei volontari con olfatto normale. L’antenna ha emesso onde radio per cinque minuti senza toccare la pelle e senza causare fastidio o riscaldamento. Dopo il trattamento, i partecipanti hanno mostrato un miglioramento della sensibilità olfattiva che è durato per più di una settimana. L’olfatto è stato testato con dispenser di odori, Sniffin’ Sticks, e monitorato con registrazioni dell’attività nervosa cerebrale. Questo metodo potrebbe aiutare professionisti come profumieri e degustatori a migliorare la loro capacità olfattiva. Potenzialmente, potrebbe diventare un trattamento per persone con perdita o riduzione del senso dell’olfatto, anosmia o iposmia, condizioni comuni dopo COVID-19, invecchiamento o lesioni cerebrali. La squadra di ricerca prevede di testare presto il trattamento su individui con disfunzioni olfattive per verificare i benefici terapeutici.”Questo studio rappresenta la prima volta in cui l’olfatto è stato migliorato con onde radio senza contatto fisico o sostanze chimiche, aprendo nuove vie di terapia neurologica”, ha detto Yonwoong Jang, autore principale. In sintesi, la stimolazione a radiofrequenza offre una promettente nuova strategia per preservare, migliorare o recuperare il senso dell’olfatto in modo semplice e sicuro. (30Science.com)

Lucrezia Parpaglioni
Sono nata nel 1992. Sono laureata in Media Comunicazione digitale e Giornalismo presso l'Università Sapienza di Roma. Durante il mio percorso di studi ho svolto un'attività di tirocinio presso l'ufficio stampa del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). Qui ho potuto confrontarmi con il mondo della scienza fatto di prove, scoperte e ricercatori. E devo ammettere che la cosa mi è piaciuta. D'altronde era prevedibile che chi ha da sempre come idolo Margherita Hack e Sheldon Cooper come spirito guida si appassionasse a questa realtà. Da qui la mia voglia di scrivere di scienza, di fare divulgazione e perché no? Dimostrare che la scienza può essere anche divertente.