Gianmarco Pondrano d'Altavilla

Le riserve di acqua dolce del mondo si stanno esaurendo contribuendo all’innalzamento del mare

(25 Luglio 2025)

Roma – Le riserve di acqua dolce del mondo si stanno sempre più esaurendo, riversandosi negli oceani dove contribuiscono all’innalzamento del livello dei mari. È quanto emerge da uno studio condotto su dati satellitari, guidato dall’Arizona State University, e pubblicato su Science Advances. Gli autori hanno utilizzato le osservazioni delle missioni satellitari Gravity Recovery and Climate Experiment (GRACE) e GRACE Follow-On (GRACE-FO) della NASA per monitorare i cambiamenti nel flusso d’acqua terrestre in tutto il mondo, e hanno anche scoperto che la disponibilità di acqua dolce è diminuita per il 75 per cento della popolazione mondiale. Questi problemi sempre più gravi sono causati dai cambiamenti nelle riserve idriche terrestri globali (TWS), causati in parte dall’esaurimento delle falde acquifere, dal peggioramento della siccità e dall’aumento dei tassi di evapotraspirazione (perdita d’acqua dalle piante). La scomparsa di acqua dalle falde acquifere globali, in particolare, rappresenta una minaccia emergente per l’umanità, con rischi a cascata che vengono spesso trascurati nelle politiche e nella gestione, avvertono gli autori. “Attualmente – scrivono nello studio – il pompaggio eccessivo delle acque sotterranee è il principale fattore che contribuisce al tasso di declino del TWS nelle regioni aride, amplificando significativamente gli impatti dell’aumento della temperatura, dell’aridizzazione e degli eventi di siccità estrema”. Lo studio ha anche documentato alcuni importanti modelli spaziali nei cambiamenti nella scarsità di acqua dolce sulla terraferma. Ricerche precedenti hanno dimostrato che, a causa dei cambiamenti climatici, la maggior parte delle aree aride ha continuato a diventare più secca, e le aree umide più umide, a un ritmo simile. Tuttavia, i ricercatori hanno anche scoperto che, in tutto il mondo, le aree secche stanno ora superando le umide, portando a sempre maggiore scarsità d’acqua. “La robustezza delle tendenze riportate qui – concludono gli autori – insieme a un cambiamento critico nel comportamento del TWS e della siccità continentale a seguito del forte El Niño iniziato nel 2014, potrebbe ben significare che un’inversione di queste tendenze è improbabile”.(30Science.com)

Gianmarco Pondrano d'Altavilla