Roma – Identificato un gruppo specifico di neuroni nell’amigdala basolaterale che gioca un ruolo cruciale nell’insorgenza di ansia, depressione e disturbi del comportamento sociale. Lo rivela uno studio guidato da Juan Lerma e dal suo gruppo di ricerca del laboratorio di Fisiologia Sinaptica presso l’Istituto di Neuroscienze, IN, centro congiunto del Consiglio Nazionale delle Ricerche spagnolo, CSIC, e dell’Università Miguel Hernández, UMH, di Elche, pubblicato sulla rivista iScience. I risultati mostrano che il ripristino dell’equilibrio dell’eccitabilità neuronale in questa popolazione cellulare è sufficiente a invertire i comportamenti patologici nei topi. Utilizzando un modello murino geneticamente modificato per sovraesprimere il gene Grik4, che aumenta i recettori del glutammato GluK4 e quindi l’eccitabilità neuronale, i ricercatori hanno osservato comportamenti di ansia e ritiro sociale analoghi a quelli presenti in disturbi umani come autismo e schizofrenia. Intervenendo specificamente sull’amigdala basolaterale per normalizzare l’espressione genica e ripristinare la comunicazione con i neuroni inibitori a scarica regolare dell’amigdala centrolaterale, il team ha ottenuto una completa inversione di questi comportamenti ansiosi e sociali. Le valutazioni elettrofisiologiche e comportamentali hanno confermato che questa modulazione mirata è efficace anche in topi selvatici con ansia intrinseca, suggerendo che il meccanismo individuato rappresenta un principio generale di regolazione emotiva nel cervello. Tuttavia, alcuni deficit, come quelli nella memoria di riconoscimento degli oggetti, non sono stati risolti, indicando che altre aree cerebrali, come l’ippocampo, possono contribuire ad altri aspetti dei disturbi. Lo studio apre nuove prospettive terapeutiche, proponendo che il targeting di specifici circuiti neuronali nell’amigdala possa offrire strategie più localizzate ed efficaci per il trattamento dei disturbi affettivi. Il lavoro è stato finanziato dall’Agenzia statale spagnola per la ricerca, AEI, dal Ministero della scienza spagnolo, dal Programma Severo Ochoa, dal Fondo europeo di sviluppo regionale, FESR, e dalla Generalitat Valenciana tramite i programmi PROMETEO e CIPROM.(30Science.com)

Lucrezia Parpaglioni
Sono nata nel 1992. Sono laureata in Media Comunicazione digitale e Giornalismo presso l'Università Sapienza di Roma. Durante il mio percorso di studi ho svolto un'attività di tirocinio presso l'ufficio stampa del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). Qui ho potuto confrontarmi con il mondo della scienza fatto di prove, scoperte e ricercatori. E devo ammettere che la cosa mi è piaciuta. D'altronde era prevedibile che chi ha da sempre come idolo Margherita Hack e Sheldon Cooper come spirito guida si appassionasse a questa realtà. Da qui la mia voglia di scrivere di scienza, di fare divulgazione e perché no? Dimostrare che la scienza può essere anche divertente.