Roma – È stata appena pubblicata, sul Blog INGVterremoti dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), la story maps “Roma e i terremoti”, un racconto in sette capitoli che ripercorre, con uno stile accattivante e ricco di aneddoti, due millenni di dicerie, leggende metropolitane e previsioni legate alla sismicità della capitale.
Dalla profezia di Beda il Venerabile (VIII secolo d.C.) a quella più recente di Raffaele Bendandi sul “fatidico” 11 maggio 2011, numerose sono state le ‘storielle’ che hanno avuto per protagonisti Roma e i suoi terremoti (reali o fittizi).
La città “vuota sotto”, che non ha ragione di temere poiché protetta dalla presenza papale, nella sua storia millenaria ha invece conosciuto numerosi eventi sismici, come risulta dalle testimonianze di personaggi illustri come papi, poeti, storici, attori e giornalisti, nonché da alcune lesioni osservabili perfino sul Colosseo e riconducibili ad alcuni terremoti di epoca tardo-romana e medievale.
Attraverso una nutrita bibliografia che attinge da studi e dati sismologici, documenti storici, cartografie, video, mappe interattive, immagini e foto d’epoca e recenti, gli autori della story maps hanno ricostruito la storia sismica della Città Eterna, accompagnando il lettore alla scoperta delle tracce dei terremoti di Roma e omaggiandolo con i sonetti di Giuseppe Gioacchino Belli, celebre poeta romanesco ottocentesco, dedicati proprio alla sua città.
La story maps contiene 37 schede informative che raccontano e testimoniano i danni prodotti da uno o più terremoti sui singoli monumenti e palazzi storici della Capitale: un viaggio appassionante e a tratti sorprendente per scoprire i segreti di una città, Roma, che da oltre 2000 anni non smette di affascinare con la sua arte, la sua bellezza e la sua ricca cultura popolare.(30Science.com)