Roma – “Appare più che mai necessario il superamento urgente di tutti i vincoli istituzionali che impediscono all’Europa di agire come un soggetto realmente unitario, in campo politico, sociale e militare, con quanto ciò comporta anche dal punto di vista economico, scientifico, culturale e formativo” così Roberto Antonelli, Presidente dell’Accademia Nazionale dei Lincei, che ha aperto oggi l’Adunanza Solenne per la Chiusura dell’Anno Accademico dell’Accademia stessa alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Di fronte alle sfide che stanno sconvolgendo il globo, Antonelli ha ribadito con forza la necessità del perseguimento del processo di integrazione europeo “Passare da un’Unione europea di tipo ‘funzionale’ a una ‘federale’ – ha spiegato – è problema complesso e difficile e richiederebbe anche l’audacia di nuove soluzioni, ma vi sono momenti in cui una società, se non vuole soccombere, come disse un grande storico inglese, Arnold Joseph Toynbee, e riprese un altro grande assertore dell’unità europea, il filologo e critico tedesco Ernst Robert Curtius, è posta di fronte a una sfida esistenziale. Questo è uno di quei momenti. La finis Europae non è inevitabile, come sostengono alcuni: scongiurarla dipenderà dall’impegno di noi tutti”. Continuando nel suo intervento, Antonelli è passato a sottolineare le difficoltà, anche di analisi della realtà, derivati dal diffondersi dei nuovi media e dell’intelligenza artificiale, per poi soffermarsi sulle prospettive della ricerca in Italia e in Europa: “Sappiamo tutti che lo sviluppo della ricerca scientifica è essenziale per il futuro dell’Italia e dell’Europa – ha dichiarato Antonelli – Malgrado la spinta prodotta dal PNRR, troppo rimane però ancora da fare per non restare indietro rispetto ad altri paesi occidentali e asiatici”. In questo senso si inquadra anche l’azione dell’Accademia per “l’accoglienza dei ricercatori in fuga dagli USA, insofferenti ad un’Amministrazione che sta gravemente minacciando l’indipendenza e la libertà di ricerca, e la parallela necessità del ritorno dei nostri migliori ricercatori, costretti invece all’estero per la mancanza di infrastrutture e occasioni di lavoro”. Antonelli ha poi elencato le tante iniziative dell’Accademia e le sue prospettive, incardinate in una logica che vede l’Accademia dei Lincei non solo come istituzione di rigoroso impegno scientifico, ma anche di confronto e stimolo con la società, le sue crisi e le sue esigenze. Non va mai dimenticato – ha tenuto a rimarcare Antonelli – che l’Accademia è “un’istituzione al servizio di tutti i cittadini, aperta quindi alle loro richieste e alle loro aspettative, sia per contrastare le tante false notizie che circolano sulla rete sia per rispondere a un sempre più forte desiderio di aggiornamento”.(30Science.com)

Gianmarco Pondrano d'Altavilla
Antonelli (Lincei), ora più che mai per i nostri valori culturali l’Europa è fondamentale
(13 Giugno 2025)
Gianmarco Pondrano d'Altavilla