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Esperti, insulina settimanale svolta per qualità vita diabetici

(10 Giugno 2025)

Roma – La comunità scientifica ha accolto con gran favore la disponibilità in Italia della prima insulina settimanale per i pazienti con diabete. “L’Italia – commenta Raffaella Buzzetti, presidente della Società Italiana di Diabetologia (SID) e presidente FeSDI – Federazione Società Diabetologiche Italiane, nel suo intervento alla conferenza stampa a Roma – si conferma un Paese d’eccellenza nell’accesso alla ricerca e sviluppo, con un’intera comunità scientifica che ha accolto con entusiasmo questa grande novità nel trattamento del diabete. Ora bisogna garantire un accesso equo e veloce a vantaggio di tutte le persone affette da diabete, garantendo inoltre una piena fiducia nel suo utilizzo da parte della classe medica”. Oggi la terapia insulinica comporta almeno un’iniezione al giorno, con ricadute sulla sfera personale, sociale e lavorativa. Questa complessità quotidiana incide sulla qualità della vita e sull’aderenza al trattamento: si stima che il 50% dei pazienti ritardi di oltre due anni l’avvio della terapia insulinica. Negli studi clinici di fase 3, l’insulina settimanale ha permesso una riduzione della glicemia (misurata come variazione dell’HbA1c) rispetto all’insulina basale giornaliera favorendo il controllo glicemico nelle persone con diabete di tipo 21,4. L’introduzione in Italia della prima insulina settimanale rappresenta quindi un cambiamento significativo nella gestione del diabete. “La rimborsabilità da parte di AIFA della nuova insulina a somministrazione settimanale prefigura una rivoluzione per le persone con diabete in terapia insulinica”, spiega Riccardo Candido, professore associato di Endocrinologia all’Università degli studi di Trieste e presidente nazionale dell’Associazione Medici Diabetologi (AMD). “La riduzione della frequenza delle iniezioni da giornaliera a settimanale, semplificando il trattamento, permette – continua – di migliorare l’aderenza terapeutica, consentendo in definitiva un migliore controllo glicemico con un basso rischio di ipoglicemie. Inoltre, il vantaggio sarà anche per i medici prescrittori, che più facilmente supereranno la barriera psicologica di iniziare il trattamento insulinico, riducendo in modo significativo ‘l’inerzia terapeutica’. È doveroso riconoscere l’impegno delle Istituzioni che, in tempi rapidi, hanno reso disponibile questa innovazione terapeutica in Italia, anche grazie alla collaborazione con la comunità scientifica. Bisogna infine considerare che l’insulina a somministrazione settimanale rappresenta, per le persone con diabete, la prima grande innovazione farmacologica dopo più di un secolo, cioè dalla scoperta dell’insulina stessa, e quindi è una grande opportunità che può consentire un percorso di cura più semplice e più efficace, e quindi, in definitiva, più salute e miglior qualità di vita per le persone con diabete”. (30Science.com)

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