Lucrezia Parpaglioni

Anticipare vaccinazione anti-morbillo potrebbe aiutare a frenare l’epidemia globale

(3 Giugno 2025)

Roma – L’efficacia di un vaccino anti-morbillo somministrato precocemente nei bambini, con una dose anticipata, potrebbe contribuire a frenare l’epidemia globale di morbillo. Lo rivela uno studio condotto dal Murdoch Children’s Research Institute, MCRI, pubblicato su The Journal of Infectious Diseases. La revisione sistematica ha esaminato 34 articoli riguardanti circa 8.000 bambini di età inferiore ai nove mesi provenienti da Paesi a basso e medio reddito, evidenziando che solo il 30% dei neonati mantiene anticorpi materni protettivi contro il morbillo entro i quattro mesi di vita, ben al di sotto della soglia raccomandata dall’OMS, che consiglia la prima vaccinazione tra i 9 e i 12 mesi. I ricercatori del MCRI hanno rilevato che la somministrazione della prima dose di vaccino tra i quattro e i sette mesi induce una risposta immunitaria positiva e si è dimostrata altamente efficace nel prevenire la malattia in questa fascia d’età, colmando così un’importante lacuna immunitaria nei neonati non più protetti dagli anticorpi materni. Tuttavia, gli autori sottolineano alcune criticità: un vaccino somministrato troppo precocemente potrebbe ridurre la durata della protezione nel tempo, e l’introduzione di dosi aggiuntive comporta sfide di costo, gestione dell’esitazione vaccinale e difficoltà logistiche, soprattutto nei Paesi a basso e medio reddito dove già si fatica a garantire la seconda dose prevista dal programma vaccinale standard a due dosi. L’epidemia globale di morbillo è in crescita, con quasi 400.000 casi segnalati nel 2024 e oltre 16.000 nei primi due mesi del 2025, situazione aggravata dalla pandemia di COVID-19 che ha interrotto le campagne vaccinali e aumentato l’esitazione verso i vaccini. Gli autori del MCRI propongono quindi di valutare nuovi approcci, come l’introduzione di una dose precoce o extra, accompagnati da studi clinici randomizzati per verificarne l’efficacia e migliorare la sorveglianza epidemiologica tramite test diagnostici rapidi, al fine di rafforzare la protezione dei neonati e contribuire agli sforzi globali per il controllo e l’eliminazione del morbillo. In conclusione, lo studio del Murdoch Children’s Research Institute invita a un dibattito urgente sulla possibilità di anticipare la vaccinazione anti-morbillo per proteggere meglio i bambini durante la prima infanzia e frenare la diffusione di questa malattia altamente contagiosa. (30Science.com)

Lucrezia Parpaglioni
Sono nata nel 1992. Sono laureata in Media Comunicazione digitale e Giornalismo presso l'Università Sapienza di Roma. Durante il mio percorso di studi ho svolto un'attività di tirocinio presso l'ufficio stampa del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR). Qui ho potuto confrontarmi con il mondo della scienza fatto di prove, scoperte e ricercatori. E devo ammettere che la cosa mi è piaciuta. D'altronde era prevedibile che chi ha da sempre come idolo Margherita Hack e Sheldon Cooper come spirito guida si appassionasse a questa realtà. Da qui la mia voglia di scrivere di scienza, di fare divulgazione e perché no? Dimostrare che la scienza può essere anche divertente.