Valentina Arcovio

Decalogo “salva-vacanze” contro il reflusso gastroesofageo 

(23 Giugno 2025)

Roma – È possibile ridurre il rischio che i sintomi del reflusso gastroesofageo peggiorino in estate e non solo, seguendo una serie di consigli e accorgimenti. A sintetizzarli in dieci semplici punti è Adolfo Renzi, responsabile dell’Unità Operativa delle Malattie Funzionali dell’Esofago e del Colon-Retto dell’Ospedale Buon Consiglio Fatebenefratelli di Napoli.

  1. Controlla il peso corporeo: se sei in sovrappeso, la riduzione del peso è un primo passo fondamentale per alleviare il reflusso.
  2. Modera i pasti: opta per pasti piccoli e frequenti anziché abbuffate, e mangia lentamente. Questo aiuta a ridurre la pressione sullo stomaco.
  3. Evita i cibi “no”: riduci il consumo di cibi grassi o fritti, pomodori, agrumi, cipolla cruda, aglio, cioccolato, menta, caffè, tè nero, bevande gassate, alcolici, formaggi stagionati, insaccati e spezie piccanti, poiché possono scatenare o peggiorare i sintomi.
  4. Prediligi i cibi “sì”: includi nella tua dieta pasta e riso conditi in modo leggero, carni magre, pesce bianco, verdure cotte, frutta non acida, pane tostato, fette biscottate, crackers non salati, latte scremato e yogurt magro (con moderazione).
  5. Non sdraiarti subito dopo aver mangiato: mantieni una postura eretta per almeno 2-3 ore dopo i pasti per evitare che il contenuto dello stomaco risalga.
  6. Solleva la testata del letto: se i sintomi peggiorano di notte, sollevare la testata del letto può aiutare a prevenire il reflusso notturno.
  7. Rimani idratato: bevi molta acqua per favorire la digestione e bilanciare gli acidi dello stomaco, soprattutto in estate quando la disidratazione può aumentare l’acidità.
  8. Limita le bevande gassate e l’alcool: le bibite gassate e le bevande alcoliche possono peggiorare il reflusso acido.
  9. Evita abiti troppo stretti: indumenti che stringono eccessivamente la vita possono aumentare la pressione addominale, favorendo il reflusso.
  10. Consulta il medico per i farmaci: se necessario, gli inibitori di pompa protonica sono efficaci, ma devono essere assunti solo sotto controllo medico. Se i sintomi sono gravi o persistono, rivolgiti a un medico per una diagnosi e un trattamento adeguati. (30Science.com)
Valentina Arcovio